Nei rapporti con un'altra persona, i dettagli sono tutto. Poi ovviamente c'è una domanda fondamentale: "per quale motivo ci siamo incontrati?". Nei casi migliori, la risposta è esplicita. Nei peggiori è implicita: "Boh!". Poi ci sono le risposte intermedie: consonanze parziali, passioni di un attimo, one night stand, tentativi di pseudoseduzione riusciti, interessate manovre di sfruttamento utilitaristico, e via discorrendo.
A gioco lungo, gli incontri più divertenti sono quelli che io chiamo "le passioni a pallone", quelle che si gonfiano e sgonfiano in fretta. Ti lasciano dubbi, un certo senso di essere stato preso in giro, ma anche una non trascurabile lievitazione di autostima. Ti fanno capire che, attento come sei ai dettagli, potresti ricostruire il giorno esatto in cui si è deciso di "scaricarti" e si è cominciato a farlo, con tecniche che - analizzate ex post - richiederebbero come minimo un corposo supplemento di perfezionamento, per poter risultare credibili.
A suo tempo puoi anche aver sofferto, di fronte a tanto cinico e interessato algore. A posteriori, ti fai i complimenti per la precisione con cui ricordi il giorno e l'ora del "punto di svolta". E ne conservi abbondante documentazione. Non certo per esibirla, ma perché sei più attento ai dettagli di altri. Del resto, non si dice forse che "il diavolo è nei dettagli"? Ergo, chi più di me - con la mia nota "Simpatia per il diavolo" - può essere sensibile nell'individuare per tempo questi penosi giochetti borghesi? Sono giochetti che magari una volta riescono - non lo nego - ma due, suvvia...
Piero Visani
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