mercoledì 29 giugno 2016

All you need is love


      Vedo facili ironie sull'odio che sarebbe sparso a piene mani in Europa, da fonti interessate. Nessun problema: se i politici (di andata e di ritorno) si mettono a spargere a piene mani stipendi, pensioni e vitalizi (e una minimissima parte arriva anche a me), comincerò a spargere amore. Spero che tutti siano contenti!

                           Piero Visani

"Lei è un cattivo maestro!"

       Così mi scrive un lettore apparentemente avanti con gli anni, accusandomi - sto attraversando un periodo di "complimenti", dopo "bastardo senza gloria"...! - di "corrompere la gioventù".
       Lo ringrazio, mi pare un'ottima definizione. Ho passato la mia vita a conoscere "buoni maestri" e, dopo varie esperienze, ho compreso che era meglio, molto meglio, che mi "ammaestrassi" da solo. Credo di avercela fatta e, se sono diventato un "cattivo maestro", credo proprio di aver raggiunto il mio obiettivo. Mi distinguo, infatti, dai tanti "buoni", anzi direi "eccellenti" maestri che ci hanno condotto nella condizione in cui ci troviamo. Da loro, in effetti, mi distinguo in tutto e per tutto!

                           Piero Visani






"Vi abbiamo preservato dalla guerra!"

       Sì, ce lo faremo spiegare dai serbi, dai croati, dai bosniaci, dai kosovari. Potremo invece farci spiegare da tutti gli europei, compresi gli inglesi (ora fuori dall'UE, per loro fortuna), quanto questo europeismo di facciata e di rapina ci abbia ad esempio preservato dal terrorismo (per non approfondire, perché porterebbe a scoperte interessanti, chi lo manovri davvero, il terrorismo, e perché).
      Ultimo, ma per nulla minore, è il problema di vite trasformate in agenzie di pagamento. Un tempo, la vita era fatta di tante componenti, dove gioia e dolore ovviamente si mescolavano, ma dove non esisteva soltanto la dimensione economico-finanziaria, mentre ora ciascuno di noi non è un individuo, ma un semplice ufficiale pagatore. Nessuno Stato si interessa di te come individualità, in compenso ricevi continue comunicazioni perché devi PAGARE QUALCOSA.
       Pare che questo tipo di vita piaccia a molti, certamente a coloro che, grazie a queste politiche, vanno all'incasso, ma mi piacerebbe che venisse tracciato un denso profilo etico di coloro che hanno deciso che i buchi delle banche debbano essere pagati dai correntisti delle medesime.
      Ne consegue che i cari signori dell'Unione Europea non solo NON ci hanno protetto dalla guerra e tanto meno dal terrorismo, ma hanno rovinato le nostre vite, impoverendoci e trasformandoci in agenti pagatori di un sistema burocratico, finanziario e ridicolmente assistenziale che semplicemente non ci potevamo permettere. Dietro questo usbergo, comodo e facilmente spendibile, è stato poi allestito un gigantesco sistema di rapina, in tutto e per tutto analogo a quello attivato per la questione dei migranti: non assistenza a dei disgraziati in fuga dai loro Paesi per ragioni varie, ma una macchina infernale per trarre formidabili guadagni dalle disgrazie altrui. Nel caso di specie, una macchina infernale per trarre enormi guadagni dal più esasperato dei fiscalismi.
       Questo è il denso substrato etico dell'UE attuale, ciò che la rende tanto amata dagli europei. I suoi dirigenti paiono intenzionati ad andare avanti così e non sarò certo io a stupirmi: la quotidiana produzione di infelicità e dolore produce a sua volta ODIO, odio sociale e politico. Sarà questo a salvarci o a distruggerci del tutto. Sono le due soluzioni migliori, le uniche possibili rispetto a una lenta morte per soffocamento, quella cui stiamo andando incontro tutti allegri, o quasi...

                                             Piero Visani




Il carrozzone


       Un amico presente oggi in quell'aula mi ha confessato che gli è venuto in mente solo "Il Carrozzone", di Renato Zero, testo e musica, vagamente funerari, ma - insomma - i funerali non possono mica sempre essere solo i nostri...

                            Piero Visani

La ferocia di una leadership


       Per essere vera, una leadership deve essere feroce, non mediata. Ma il progetto che la ispira deve essere condiviso, non imposto. Una comunità di destino, dove però, se tre vanno sull'Olimpo, tutti gli altri NON possono e non devono andare nelle fogne per facilitare la scalata a quei tre.

                             Piero Visani

lunedì 27 giugno 2016

Bastardo senza gloria


       Così mi definisce un interlocutore in vena di piacevolezze. Dovrei offendermi, ma non ritengo sia il caso. La definizione è puntuale e precisa: secondo le logiche attuali, sono bastardissimo, non solo bastardo. Senza gloria poi non ne parliamo. Mai avutane nemmeno un accenno; anzi, tanti calci nelle terga, cresciuti in progressione con il passare degli anni.
      Caro (quasi) amico anonimo, non me la sento di darti torto. Mi sa che c'hai preso. Bravo!

                           Piero Visani

domenica 26 giugno 2016

BBC International: Breaking News


       A seguito di proteste dei club più accreditati e democratici (Chelsea, Manchester United, Manchester City, Arsenal e Tottenham), la Lega Calcio inglese ha deciso che l'ultimo campionato della Premier League NON PUO' ovviamente essere stato vinto da una squadra di "contadinotti di provincia, pure vecchi" come il Leicester e ha deciso di far rigiocare il campionato 2015-2016, per cui, chi vincerà il campionato 2016-17, vincerà di fatto due scudetti.
       La decisione è stata frutto di una approfondita riflessione sul fatto che una squadra composta da giocatori così poco conosciuti e con un monte-stipendi così basso, NON PUO', OVVIAMENTE, avere vinto il campionato più ricco e prestigioso del mondo, cioè la Premier League. Si rifà tutto, quindi, per ristabilire, L'ORDINE REGOLARE DEI VALORI IN CAMPO.
       Come diceva il barone Pierre de Coubertin ai suoi avversari, per voi l'importante è partecipare... Per noi, vincere, altrimenti non giochiamo.

                     Piero Visani

Un'ipotesi da ignorante


      E se il Brexit facesse tanta paura perché una Gran Bretagna fuori dall'UE potrebbe ripristinare e migliorare regole fiscali un po' diverse da quelle da Quarto Reich e da popoli ad esso soggetti che sono state imposte in Europa?
      Io me ne andrei subito dalla galera fiscale italica e con me imprese decisamente più consistenti della mia (quelle grandi se ne sono già andate, ma a loro ovviamente nessuno dice niente...). Non dovrei correre a Dubai o a Puertorico (da tenere d'occhio, quest'ultimo...) e potrei sempre aprire una filiale ad Edimburgo, se gli scozzesi avranno voglia di ritornare in Europa (è un popolo di masochisti, storicamente masochisti).
     A quel punto, nell'UE rimarrebbero solo gli esentasse, a farci la morale, e gli ipertassati, a "morire di morale". Probabilmente è questa la principale ragione della "grande paura".

                        Piero Visani

La democrazia "guidata"


        Cari elettori, avete due opzioni:
1) o votare come vi dico di votare
2) o votare come di votare vi dico.

       Vi bastano, come opzioni, o vi paiono francamente troppe? Non fate i "contadinotti del Derbyshire", accontentatevi della prima opzione.
       Ora io mi chiedo: ammesso e per nulla concesso che tra i "democrats" ci sia UN SOLO soggetto, UNO SOLO, che non sia in malafede, fare il tutto un po' meglio è chiedere troppo? Oppure investe quell'ambito che vi è storicamente ignoto e che si chiama "DIGNITA'"?
       Perché fottere l'elettorato non è certo una vostra esclusiva prerogativa, ma farlo così è un pochino troppo palese, o no?

                                  Piero Visani

Sweet memories


       Ma sbaglio o tra i nuovi aristocratici si annovera gente che cantava a squarciagola "El pueblo unido jamàs serà vencido", degli Inti Illimani? Ora questa gente mi pare transitata, senza grandi problemi, a "Come si cambia", di Fiorella Mannoia.
       Eh, già: "Come si cambia, per non morire, come si cambia...[per mangiare])...

                              Piero Visani

El frente antidemocratico


Fino a ieri, pensavo di essere in scarsa compagnia, per quanto qualificata, nel fronte antidemocratico, ora sembra di stare all'aeroporto JFK di New York nelle ore di punta: ogni giorno compaiono nuovi fautori dell'oligarchia e dell'aristocrazia. Non se ne può più. Vuoi vedere che mi toccherà diventare democratico? Orrore...

                   Piero Visani

sabato 25 giugno 2016

Sono un "contadinotto" dell'alta Valle d'Aosta

       Sono ignorante (ho solo due lauree e un Master in Peacekeeping), poco istruito (ho insegnato Comunicazione dell'istituzione militare nelle massime sedi delle Difesa, ho scritto cinque libri e migliaia di articoli), povero (questo purtroppo sì), per nulla globalizzato (mi tocca viaggiare come una peripatetica per portare a casa qualche contratto, non avendo in tasca tessere di partito, né di società segrete, né altro), per nulla favorevole al "pensiero unico", per nulla di Sinistra (ma nemmeno di Destra). In una parola, sono un concentrato inarrivabile di guano e, proprio a causa di tale concentrazione, non mi invitano nei salotti "bene" perché emano un lezzo terribile.
       Sono un aristocratico dello spirito, figura del tutto ignota agli aristocratici del denaro, delle tasse, delle prebende, delle speculazioni e dei furti. Avrei votato a favore della Brexit non perché io sia contrario allo spirito europeo, anzi, ma perché del Quarto Reich non so assolutamente che farmene, così come del Terzo. Le alleanze si fanno tra eguali, il resto sono patetici atti servili.
       In una società dove si diventa manager di "altissimo" livello dopo aver affermato che Napoleone ha "vinto" a Waterloo; in cui è sufficiente autodefinirsi "esperti" di economia per essere incaricati di rovinare (letteralmente rovinare) individui e famiglie, pretendo pirandellianamente la patente di ignorante e "contadinotto". Visto chi amerebbe conferirmela, sono tranquillo: non sarò mai ignorante come loro e soprattutto non sarò mai servile come loro. Vivo da solo, del mio lavoro, non ho mai leccato le terga ad alcuno. Non ho ovviamente mai avuto uno straccio di riconoscimento e, invitato una volta a una conferenza organizzata dal Centrodestra, un "Assessore alla Cultura" mi presentò al pubblico come "noto guerrafondaio". Se uno ha certi "amici", dovrebbe mai preoccuparsi dei nemici...?

                      Piero Visani




Nuovo Dizionario di Storia della Politica (Edizione 2016)


"REFERENDUM": Consultazione popolare su tematiche in genere istituzionali. Di natura palesemente democratica e progressista se vincono le tesi sostenute dal "mainstream" politico-burocratico-mediatico. Di natura scopertamente reazionaria e regressiva se vincono le voci ostili a progresso, mondialismo e globalizzazione.
       Un'aggravante è rappresentata dal raccogliere i voti di "contadinotti, pensionati, poveri, ignoranti", che non si capisce davvero per quale ragione vengano ancora fatti votare, non avendone palesemente la titolarità e la capacità.
       Con queste premesse, taluni scienziati politici indipendenti sono soliti sostenere - ma palesemente hanno torto - che la discriminante vera di queste nuove tipologie referendarie sia data dal censo: se sei di famiglia con reddito oltre i 200.000 euro netti l'anno, se hai studiato ad Harvard, Oxford o Cambridge (o come minimo, ma proprio come minimo, alla Bocconi), se hai dato sufficienti prove di aver capito che il futuro del mondo va in una direzione sola, quella stabilita dai potentati finanziari e dal "pensiero unico", allora avrai diritto a partecipare alla consultazione referendaria solo dopo aver superato un test di ingresso di 2.507 domande di cultura varia, aver dimostrato di conoscere a livello almeno B1 quattro lingue (escluse la lingua madre e l'inglese, che devi necessariamente conoscere in quanto "koiné" universale).
       Alle 40-50 persone che supereranno positivamente tutte le prove testé citate, sarà conferito formalmente il diritto di decidere per tutti, perché - grazie alla loro cultura palesemente elitaria, quella che porta gente plurilaureata a fare l'operatore in un "call center", se non ha le conoscenze "giuste... - avranno CONCRETAMENTE dimostrato che le oligarchie sono infinitamente superiori, sotto il profilo qualitativo, a quegli orribili retaggi quantitativi del passato che sono le democrazie.
       Fuori i poveri, gli ignoranti, i vecchi e i pensionati dalle nostre vite! Viva la libertà e l'aristocrazia del denaro!!

                     Piero Visani

I quesiti che adoro


Si sprecano le riflessioni sul fatto che la Brexit peggiorerebbe le nostre condizioni economiche. Legittime, per carità. Ma due paroline su come le ha migliorate la UE, specie dopo l'avvento dell'euro, è chiedere troppo, o sono funzionari o parenti di funzionari comunitari coloro che le scrivono? Dubbio amletico.

                 Piero Visani

Italiani in fuga

       Ci si trova lì, nel bar di una grande città. Ci si riconosce grazie a una chiamata di cellulare e iniziano i racconti reciproci. E' una persona con almeno venti anni meno di me, all'incirca, con una solida preparazione accademica. Avrebbe voluto rimanere all'università, ma, sul tema di cui è molto competente, ha sempre scritto cose che non rientravano nel mainstream e questo l'ha condannato. In un Paese libero e con "la più bella Costituzione del mondo", se non ripeti come una scimmietta le tesi dominanti, scopri presto che quel Paese non è poi così libero, ma terribilmente totalitario.
       Senza scoraggiarsi, come tanti altri il mio interlocutore ha preso a guardarsi intorno, si è dato da fare e ha avviato un'attività in un Paese lontano, ma molto promettente. Fa la spola avanti e indietro dall'Italia, dove peraltro rimane sempre meno, perché ha già capito quale fantastico futuro attenda il nostro Paese...
      Ci scambiamo gustose impressioni sui nostri contatti con le istituzioni ufficiali della nostra amata Patria, sul personale all'estero raramente reperibile sui luoghi di lavoro deputati, e facciamo qualche risata amara. Siamo "esuli in Patria", secondo la nota definizione di Marco Tarchi, ma non lo siamo per ragioni politiche, bensì per ragioni etico-comportamentali. Non ci va di legare l'asino dove vuole il padrone e siamo refrattari ad ogni forma di servilismo, così siamo in viaggio, apolidi di fatto, ma liberi.
       Non c'è più nulla che ci leghi alla nostra terra d'origine, salvo legami sentimentali o familiari. Siamo diventati, nel peggiore dei modi, "cittadini del mondo". Però, nel diventarlo, abbiamo sviluppato un olfatto sensibilissimo nel riconoscerci: non parliamo di vacanze (o di ferie...), lavoriamo H 24, siamo insofferenti a ogni forma di burocrazia, di nepotismo o di protezionismo politico, vogliamo solo fuggire, "entrare nel bosco". Viaggiamo verso lidi lontani perché abbiamo un'opinione dell'UE e delle sue regole pari a quella del 52% degli elettori al referendum sulla Brexit...
     Non ce lo diciamo - sarebbe inutile - ma sappiamo bene che "il nostro Paese ci ha fatto male". Tuttavia, non ci interessa più. La solidarietà umana che si sviluppa immediatamente tra noi, superiore a qualsiasi legame clientelare e/o mafioso cui dovremmo sottostare in Italia, fa sì che, entro sera, ci sentiamo già un po' fratelli e, ridendo, ci concediamo una piacevole cena insieme. E' un riso amaro - è vero - ma, in un Paese di servi, sentirsi liberi è una sensazione impagabile. Il mondo ci attende, e lo faremo nostro. Lo stiamo già facendo nostro.

                                    Piero Visani





La Sinistra illuminata


       Chi ha abitato a Torino negli ultimi cinquant'anni, come chi scrive, riconosce subito la sinistra elitaria, quella che, se vieni presentato a un suo componente al termine di una dotta conferenza sulla bontà dell'accoglienza dei migranti, nel corso della conversazione introduttiva non manca di chiederti - con finta nonchalance - "ma lei come nasce?" e tu, non potendo - per buona creanza - mostrargli il celeberrimo quadro di Gustave Courbet, sei invitato ad enumerare i licei "must", i circoli "must", le frequentazioni balneari e montane irrinunciabili per uno che sta "dalla parte del popolo" in SPE (Servizio Permanente Effettivo).
       Per ragioni varie, che non è il caso di elencare qui, ho frequentato a lungo quei salotti e mi sono sempre chiesto se "ci facessero" o "ci fossero". Poi ho capito che erano talmente dementi che la prima ipotesi era del tutto infondata. Oh, ovviamente che nessuno si offenda: ho frequentato anche gli ambienti di destra, ma lì era tutto più semplice, il principale problema era l'alfabetizzazione di base...

                                     Piero Visani

venerdì 24 giugno 2016

Blog "Sympathy for the Devil"


       Quasi 600 visualizzazioni nella sola giornata di oggi per il mio blog. Record assoluto dalla nascita!        Grazie ai "contadinotti della Little England" (frase ascoltata in serata in TV) che hanno dato un benservito attivo ai "beati possidentes" dell'UE, gli illuminati dalle pance ben piene ed esentasse.
      W Spartaco e la guerra sociale...!

                                Piero Visani


Ma quanto costa?


       Ma uno straccio di analisi, anche di seconda o di terza mano, sul fatto che uno se ne va dall'UE perché fa FRANCAMENTE SCHIFO e affama i popoli, ma quanto costa? E' così difficile pronunciare questo semplice abbinamento tra sostantivo e avverbio? Si rischiano carriere? Io non ne devo fare, ho frequentato tutte le "fogne" politiche possibili immaginabili, cercando anche - suprema follia! - di dare loro una voce. Mi rendo disponibile. Se non è sottoposta a marchio, potrei essere la nuova "Voce della Fogna". Vedendo cosa c'è in superficie, mi sentirei onoratissimo...

                                  Piero Visani

Gioia profonda


       Nei tg della sera, un ristretto nucleo di privilegiati, che non è mai stato in una periferia nemmeno per sbaglio e che conosce gli immigrati in quanto ne ha in casa due o tre come domestici, ci racconta tutta la sua tristezza. Diavolo, meglio di un film di Checco Zalone, il quale peraltro nella descrizione delle cause sarebbe stato più prudente nel prendersela con le classi popolari.
       Che gente orribile, il popolo! Che schifo, che fastidio!! Com'era bello l'"Ancien Régime". Sicuri che non tornerà?
       Come sempre, ricchezza, stupidità, conformismo e superficialità marciano serenamente appaiati. Bon voyage!

                     

Oscurato Eugenio Scalfari


       Sentire oggi parlare i "democrats" di tutta Europa sull'esito del referendum britannico e sulle cause del risultato aiuta lo sviluppo del concetto di democrazia presso le classi popolari anche più dell'ormai celebre sfogo di Eugenio Scalfari sull'importanza e il ruolo positivo delle oligarchie.
       Avanti così! Fatevi del male!!

                         Piero Visani

Un singolare equivoco


       Sono assolutamente d'accordo sul fatto che oggi contino le grandi aggregazioni geopolitiche. E' proprio per questo che sono contrarissimo all'UE. Più o meno c'entra con le prime come gareggiare con una Panda in un Gran Premio di Formula 1.

                       Piero Visani

Facce da cooptati


       I cooptati non sono usi alle sconfitte. Non perdono mai. A volte hanno problemi alla coloritura della lingua (il leccare le terga la annerisce), talaltra possono avere sindromi locali in zona genital-rettale.
       Tuttavia, non conoscendo le sconfitte, non conoscono la vita e, quando ne subiscono una, esibiscono facce che una persona normale avrebbe solo se un'esplosione "terroristica" gli uccidesse contemporaneamente tutti i familiari più stretti.
       A volte, le fronde, per qualche decina di minuti o di giorni, stormiscono un po'. Nessuna paura, si vince e si perde. Come cantavano i Rokes, in epoca lontanissima: "Bisogna saper perdere, non sempre si può vincere".
       Meglio citare una canzone più formativa, che potrebbe servire anche per migliorare i comportamenti esteriori: "Show must go on", dei Queen. Insegna a mascherare le delusioni, perché lo spettacolo, ovvero la pantomima, continua...

                                          Piero Visani


In every video post a song you would like us to do the lyrics for..the song with the most likes ( thumps up ) will be the one we will do.

Working class hero


       Mi sono fatto una scorpacciata di BBC International, stamane. Una splendida rassegna di politici, docenti ed economisti a spiegare - con l'aria di scocciata sufficienza tipica dei soggetti da non meno di 2-300.000 sterline annue di stipendio - che contro l'UE hanno votato le persone non istruite ("non educated people"), la classe operaia ("the working class") e tutti quelli che non amano la globalizzazione (gli underdog).
       Una professoressa della London School of Economics aveva talmente la puzza sotto il naso (e non solo dal suo schifo per l'esito del referendum), che mi aspettavo da un momento all'altro che, in riferimento al "non educated people" e alla "working class", sbottasse in un superclassico: "non hanno pane, che mangino brioches"...!
       Ora io dico, se devi prendere tante lauree per essere così idiota, forse era meglio che ti dedicassi all'agricoltura. Un'élite non è frutto dell'essere sopra perché sei "figlia di" (e non aggiungo altro per non essere accusato di sessismo...), ma perché interpreti al meglio i bisogni del tuo popolo. Se invece che davanti a Westminster la professoressa plurititolata fosse stata in uno di quei quartieri popolari di Sunderland che io conosco molto bene e che lei di certo ignora, mi chiedo se, con il suo senso dell'opportunità, avrebbe usato lo stesso linguaggio.
       Preciso infine che non è assolutamente vietato autodefinirsi ARISTOCRAZIA od OLIGARCHIA, ma occorre avere il coraggio di dirlo. Perché, se un poveretto deve mangiare guano giorno e notte perché tu stia bene e ci faccia le dotte lezioni sul globalismo e sull'accoglienza, poi tu vai a dormire a casa sua e lui nella tua (così - azzardo ad ipotizzare - LUI QUASI CERTAMENTE CAMBIERA' OPINIONE e diventerà un convinto fautore dell'esistente). Quella è democrazia. Ne attendiamo l'attuazione e siamo certi che aspetteremo a lungo, molto a lungo, infinitamente a lungo...

                                   Piero Visani

Historia magistra vitae


       Una Nazione che da secoli fonda la propria esistenza sul libero commercio, che ci stava ancora a fare nell'Eurolager, dove presto cercheranno di regolamentare anche la lunghezza delle unghie delle mani?
       Inoltre, chiunque abbia vissuto a lungo nel Regno Unito non può non ricordare il senso di libertà che si prova in uno Stato dove burocrazia, polizia e politica sono infinitamente meno invasivi che nell'Eurolager regolamentato - ovviamente - come una pessima caserma germanica. Se il carattere nazionale è mediamente quello di un sergente di fureria, cercherai di proiettarlo ovunque. Sai che allegria!

                 Piero Visani

Vado ad abitare a Sunderland


       Città tutt'altro che allegra, non lontana dalla Scozia (ridicolmente schierata in favore del "Remain" grazie alle frotte di laburisti passati allo SNP per salvare la poltrona) e soprattutto con un 61 a 39% per il Brexit, che pare sia uno dei risultati migliori in assoluto di tutto il Regno Unito. 
       Non si è mai visto un solone dell'UE visitare i quartieri poveri di quella città. Andateci e capirete il capolavoro UE nei dettagli... L'Irlanda del Nord degli inizi dei Troubles (primissimi anni Settanta del Novecento) aveva un'aria più benestante... Ho chiarito a sufficienza il concetto?

                                   Piero Visani

Independence Day


       Beato chi può festeggiarlo. Noi invece alle prese con i tardi epigoni delle "primavere arabe": stesse tecniche, stesse affermazioni di tutto e del contrario di tutto, stessi atteggiamenti sottoposti a preventiva approvazione della CIA e di George Soros. Gli alternativi... Eh!!!!

                      Piero Visani

Tempismo


       Per fortuna loro, i grillini appena ieri si sono preoccupati di dire che sono a favore dell'Europa... Deve essere arrivata loro una dritta dall'istituto CANVAS ("Center for Applied Nonviolent Action and Strategies") di Belgrado, di cui il mitico Gianroberto Casaleggio certo sapeva molto...

                            Piero Visani

Ai detentori di capitali


       Avevo qualche spicciolo anch'io, poi sono incorso nei miglioramenti lavorativi e fiscali apportati ai suoi Stati servi dall'UE, e sono diventato sostanzialmente povero. Dunque non ho da perdere - marxianamente - che le mie catene. E non dovrei volermene liberare? Lo so che ai membri dell'UE è richiesto anche di essere masochisti, ma io ho già dato molto su quel versante:
- non faccio vacanze dal 2008
- viaggio come una trottola per trovare lavori fuori dall'Eurolager e lavorare con gente normale
- non ho prebende di Stato, nemmeno una pensioncina minima, perché ho sempre fatto l'autonomo.
       Avrei altro da perdere? Beh, sì, la vita, se fossi così ingenuo da suicidarmi. Ma io regali al nemico non ne faccio. Spiacente.

                  Piero Visani

Asimmetrie


       Ogni volta che si sceglie di scendere sul terreno dell'avversario, si perde. E' perfettamente normale. Meno normale è il continuare a farlo, con gusto palesemente masochistico, specie in un contesto dove l'avversario ricorre alla persuasione occulta, a quella palese, allo spaventare gli elettori e financo all'omicidio, se serve...
       Molto di più servirebbero ponderate riflessioni sulla natura del nemico, e sulla sua precisa definizione, perché correre dietro all'edificazione di muri e scoprire poi che, dietro quei muri, sono rimasti chiusi con te fior di sodomizzatori, serve solo ad essere sodomizzati meglio.
       Tuttavia - come ebbe a scrivere in auree pagine un grande filosofo come Carl von Clausewitz - la guerra è soprattutto uno "scontro di volontà". Se non si piega quest'ultima, qualsiasi fronte rimarrà perennemente aperto, anche per secoli, per millenni. Questo è "il senso grossolano della Storia". Non facciamocelo togliere. La cronaca interessa agli apologeti dell'esistente. La ricerca della libertà non finisce mai e non è transeunte. Idem dicasi per l'odio contro affamatori e persecutori. Anche esso è eterno, e va coltivato come un fiore, affinché non deperisca.

                                     Piero Visani

Previdenza (o provvidenza...?)


       Quando un sistema esaurisce la sua credibilità perché è marcio fino all'inverosimile e fa troppo schifo, i "numi tutelari" del medesimo non possono attendere che esso si sfasci, aprendo la strada a scenari imprevedibili. Così si danno da fare per prevederli, quegli scenari. Distribuiscono soldi, individuano leader e comparse, e preparano il "dopo", che ovviamente dovrà essere il più possibile - culturalmente e politicamente - simile al "prima". Niente di nuovo, già successo tante volte e pronto a risuccedere. Hanno pure creato delle strutture societarie che se ne occupano.

                                  Piero Visani

Contrordine, compagni!


      Eravamo contro l'UE, ma è arrivato l'ordine da Langley e occorre adeguarsi. Come le "primavere arabe", anche quelle italiche non debbono montarsi la testa... "Vive la cohérence!".

                                   Piero Visani

giovedì 23 giugno 2016

Precisazione


       A scherzare con il fuoco ci si brucia se sei ancora vivo. Se sei morto, ma ti dicono che sei vivo, può risultare una gioiosa e proficua scarica liberatoria. Più che le vessazioni, peraltro formidabili, io detesto le prese per i fondelli sul "migliore dei mondi possibili". Su, dai, che ve lo illustro ampiamente...

                           Piero Visani

Opportunità di lavoro


       E comunque tra globalismo, nazionalismo e individualismo si va verso lo scontro globale: il futuro si tinge di opportunità di lavoro. E uno dovrebbe preoccuparsi? Era già morto e magari avrà una "second chance". E poi, che c'è di meglio che rovinare il tranquillo tran tran dei soddisfatti dell'esistente? Vado a rileggermi "I proscritti", di Ernst von Salomon, potrebbe risultare utile...

                      Piero Visani

Domanda mediamente cretina


       Ma se i grillini sono i "nuovi giacobini", non salutarli non potrebbe essere pericoloso?
     Se lo fossero - e ahinoi non lo sono - quasi quasi mi renderei disponibile... Dopo tutto, un Louis-Antoine Léon de Richebourg de Saint-Just serve sempre, specie se animato da spirito OSTENTATAMENTE egalitario...

                       Piero Visani

Miracolo!!!


       Il futuro dell'Europa, secondo la UE, e il tutto senza guerre (per ora...) Un autentico miracolo d'abilità politica...

                           Piero Visani




Crescita e decrescita


       Mi sia consentito conferire un attestato di merito al neo-assessore grillino all'Urbanistica, professor Guido Montanari, docente di Storia dell'Architettura contemporanea. Costui, di fronte alla solita tirata del confindustriale di turno preoccupato solo di perdere le sponde politiche su cui si basava fino a ieri, il quale non aveva esitato ad affermare - con il solito sarcasmo tipico delle pance piene (a ufo...) - che "Con la decrescita felice Torino non va lontano", ha ribattuto: "se proprio vogliamo dirla tutta, siamo già nella decrescita, solo che è infelice".

       Chapeau a tutti coloro che respingono con durezza le oscene mistificazioni dei potenti e dei loro lacchè. Sì, nella decrescita ci siamo già da molti anni, e non è per nulla felice, salvo che per coloro che si scambiano reciprocamente commesse e incarichi!
      Non sono grillino e non lo diventerò, ma se qualcuno mi libera la pattumiera di casa delle scorie di cui abbondava da 23 anni, almeno posso essergliene blandamente grato? E' bello avere NEMICI (nemici, non avversari...) comuni.

                       Piero Visani

Blog "Sympathy for the Devil": Classifica dei post più letti (21 Maggio - 20 Giugno 2016)

      Il mese di cui ci occupiamo è stato decisamente positivo, con post molto visti e il superamento delle 75.600 visualizzazioni complessive.
       L'evento più rilevante di questi trenta giorni è stato il grande successo del post Una questione di stile: Giorgio Albertazzi, dedicato alla morte del grande attore, che ha raccolto, non appena pubblicato, ben 248 visualizzazioni, che lo hanno proiettato in un sol colpo al 6° posto della classifica generale del blog.
       A parte questo, il post Non sarà il canto delle sirene ha confermato di slancio la sua posizione di primato assoluto, salendo a oltre 738 visualizzazioni, con un tasso di crescita mensile che ha superato le 30 unità. Si è così consolidato il suo vantaggio sul secondo in classifica, il post It's just like starting over, fermo a 580.
       Per il resto, è continuata l'ascesa di Storia della guerra - 14: L'esercito di Federico il Grande, che ha consolidato la sua terza posizione in classifica, superando le 320 visualizzazioni.
       La parte restante dei vertici della classifica è rimasta sostanzialmente stabile, fatta eccezione per la moderata crescita di visualizzazioni del post Le donne accoglienti, che ha scavalcato in classifica il post L'amore bugiardo - "Gone Girl".     
  1. Non sarà il canto delle sirene, 738 (+31) - 06/08/2014
  2. It's just like starting over, 580 (+1) - 11/12/2012
  3. Storia delle guerra - 14: L'esercito di Federico il Grande, 321 (+17) - 19/10/2013
  4. Non, je ne regrette rien, 281 (=) - 29/12/2012
  5. Carlo Fecia di Cossato, 258 (=) - 25/08/2015
  6. Una questione di stile: Giorgio Albertazzi, 248 (+248) - 28/05/2016
  7. Un'evidente discrasia (in margine ai fatti di Parigi), 209 (=) - 8/1/2015
  8. Quantum mutatus ab illo!, 181 (=) - 20/05/2013
  9. Elogio funebre del generale August-Wilhelm von Lignitz, 164 (+1) - 29/01/2014
  10. JFK e lo "zio Adolf", 157 (+4) - 17.05.2013
  11. Le donne accoglienti, 153 (+6) - 15/03/2013
  12. L'amore bugiardo - "Gone Girl", 151 (=) - 28/12/2015
  13. Isbuschenskij, 147 (=) - 23/08/2013
  14. Umberto Visani, "Ubique", 141 (=) - 19/04/2013
  15. Storia della guerra - 19: L'ascesa dell'impero napoleonico 139 (+1) - 31/10/2013.
N.B.: I titoli in colore blu indicano che il post è progredito nella classifica generale; i titoli in colore rosso che il post è una new entry ai vertici della classifica (prime 15 posizioni), dove prima non era presente.
     
        Per quanto concerne invece i post che sono emersi - per numero di visualizzazioni - nel corso del solo mese in esame, i primi tre sono risultati, nell'ordine, il già citato Una questione di stile: Giorgio Albertazzi (con ben 248 visualizzazioni, un numero molto alto per la media del blog), Agghiacciantee!! (con 73 visualizzazioni) e I riti borghesi (con 67 visualizzazioni).
       Per finire, le visualizzazioni sono salite in totale a oltre 75.600 e i post a 2.420, il che ha mantenuto a 31,2 il numero medio di visualizzazioni per post, una cifra che eguaglia nuovamente il record del blog.
       Nel complesso, un altro mese sicuramente positivo, con alcuni post che hanno destato un forte interesse da parte dei lettori.

                                  Piero Visani




mercoledì 22 giugno 2016

Douce France

       A quanto pare, da domenica sera siamo precipitati in pieno Terrore: sono arrivati i "nuovi giacobini" (peraltro privi del loro strumento sociale più utile...) e pare che non pochi, tra i cittadini, stiano correndo per salire per tempo sul carro del vincitore. Sarà, ma io vedo anche legioni di dichiarati estimatori dell'Ancien Régime, che già affermano di sentirne nostalgia (sic e strasic, l'eccesso di prebende fa brutti scherzi...) e mi immagino che, negli angoli più oscuri dei nostalgici del regime assoluto, già maturino i cuori sanfedisti dei seguaci di una nuova Vandea.
       Non vedo invece bonapartisti, cioè gente capace, dopo il giusto periodo di Terrore, di portare fuori la Nazione dai disastri in cui l'Ancien Régime tanto amato l'ha precipitata. Per ora, tutti a rimpiangere i "bei tempi" della Banda della Magliana, dei Casamonica e di "Mafia Capitale". E' proprio vero che, anche da "galantuomini", il crimine è ciò cui ci si affeziona di più, perché la criminalità paga (paga, chiaro no...?).

                      Piero Visani




Un soggetto altamente disturbante

       Parecchi anni fa, una persona, fermamente decisa a liberarsi della mia ingombrante presenza, mi definì "un soggetto altamente disturbante". Scrisse queste parole con intenti marcatamente polemici, mentre io ancora oggi riguardo la sua mail con intima soddisfazione interiore: non avevo mai ricevuto un complimento così bello, fino ad allora. In seguito, ne ho ricevuti di più belli, ma, all'epoca, per me era stato toccato davvero il vertice.
       In effetti, non ho mai voluto "disturbare", ma certo ho sempre voluto "turbare", oppure ho sempre "turbato", per quanto involontariamente (o no...?). Onde evitare fraintendimenti, preciso che non scrivo queste brevi righe in senso sentimental-sessuale. Altri sono i turbamenti che amo provocare, adoro la funzione di iconoclasta delle anime e delle menti. Talvolta mi riesce.

                         Piero Visani





Coglioneria celtica


       Gli amici scozzesi, persuasi di poter ricevere qualche elemosina da Bruxelles, dicono che voteranno per rimanere nell'UE. Come sempre, nei momenti cruciali, sbagliano cocciutamente fazione. Nessuno che spieghi loro che, se spingi qualcuno giù da un balcone, poi cade... E' il mitico "salto nel vuoto", quello che terrorizza i conservatori e i moderati di tutto il mondo. Ma, se li spingi, tu intanto cominci a spingerli... "On s'engage, puis on voit"!

                           Piero Visani


martedì 21 giugno 2016

Divertissement

       Nei primi tempi di vita della Nuova Destra italiana, quando il mio amico M.C. ancora ne faceva parte, nacque con lui una piccola discussione in merito al fatto di quanti, partecipanti e intervenuti come oratori a un dato convegno, avrebbero preferito essere protagonisti di un convegno di Sinistra.
       Non raccolsi inizialmente la provocazione, non ne avevo voglia, non c'è nulla che mi annoi di più di convegni in cui ti tocca di ascoltare milioni di parole, molte delle quali non particolarmente interessanti, per me.
      Tuttavia, M.C. insisteva, sostenendo che si trattasse di una naturale complesso di inferiorità che alcuni avrebbero nutrito nei riguardi della cultura, dei costumi e dello stile della Sinistra. E, per surrogare le sue affermazioni, cominciò a stilare una lista, che mi invitò a integrare o completare. Mi rifiutai. Non mi interessava farlo. Alcune delle cose che M.C. sosteneva mi parevano assolutamente evidenti, ma non vedevo alcuna utilità nel perderci tempo sopra.
       A fine convegno, M.C. mi regalò quella lista con uno dei suoi soliti ghigni sardonici. La lessi distrattamente, ma mi accorsi che, più o meno, erano presenti al suo interno molti di quelli che ci avrei messo anch'io.
       Mi è capitata sotto gli occhi in questi giorni, quella lista, saltata fuori da un vecchio libro. L'ho letta con interesse e ho potuto apprezzare come M.C. ci avesse pienamente azzeccato. Non c'è, in questo, alcuna polemica nei riguardi delle scelte fatte da chiunque secondo coscienza, non mi permetterei mai. Vanno tutte bene e le rispetto. Mi è molto piaciuta, per contro, la straordinaria lucidità con cui un mio amico di una vita abbia saputo cogliere e interpretare sviluppi che, in alcuni casi, hanno avuto luogo parecchio tempo più tardi. Sia chiaro che non le considero abiure, non sono interessato al tema. Semmai approdi naturali, lucidamente interpretati da un osservatore - per sua intrinseca natura - sovente crudele.

                     Piero Visani



Six feet under


       A leggere oggi i commenti della stampa italiana e le spiegazioni addotte per illustrare il successo grillino, emergono motivazioni e immagini da "Six feet under", vale a dire quelle di un Paese morto e disperato, con un unica risorsa di stabilità: il "rigor mortis".
       Tracciare profili del genere prima del voto era forse chiedere troppo ai pennivendoli, vero?
       Credo che uno dei gesti più belli da me fatti in vita sia stato restituire la tessera da giornalista: è stato un gesto intrinsecamente estetico, di quelli che preferisco. E ho posto assoluto divieto a mio figlio Umberto di prenderla, sulla base del principio che, essendo casa mia una monarchia assoluta, il Re governa e il Delfino attende il suo turno (al limite gli è concesso di tramare per accelerare la successione...).

                       Piero Visani



Culturame


       Ricordo, in anni molto lontani, un progetto di valorizzazione di un'area storico-militare che presentai insieme a un mio socio a un sindaco "di partito".
       Fece una grande quantità di storie prima di riceverci: ero noto come non amico del ras regionale di partito, e questo lo inquietava (sai come sono quelli che vogliono trasformare la società dal profondo...).
       Infine ci ricevette, in orario impossibile. Scorse il progetto con l'attenzione con cui io leggerei un foglio parrocchiale, e ci liquidò dicendo: "Bello! Ma non penserete mica che, se il Comune che presiedo decidesse di realizzarlo, lo affiderei a voi? Chiamerei uno storico affermato", e fece il nome del più "sinistro" degli storici militari italiani dell'epoca (circa 1994-95).
       Dovetti insistere, prima di lasciare la stanza, che mi restituisse il progetto ed ebbe la buona creanza di dirmi, con esibito scherno: "Ma perché lo vuole indietro, pensa che sia così bello?" E io, di rimando (la lingua non l'ho mai avuta corta, con chiunque...): "No, è bruttissimo, ma non vorrei che poi lo realizzasse XY (il più "sinistro" degli storici militari italiani dell'epoca), spacciandolo per suo, o il Comune, facendo esattamente lo stesso!".
       Non gradì e mi tirò praticamente addosso la cartellina con il progetto. Ho giocato a calcio dai 6 ai 20 anni, come portiere, e devo dire che, pur trattandosi di un tiro al volo ravvicinato, fu un intervento assolutamente agevole.
       "La droite la plus bête du monde"...

                                           Piero Visani

lunedì 20 giugno 2016

Fenians


       Come sempre, abilissimi nella scelta di cavalli morti...

                      Piero Visani

La voglia di stabilità - 3


       Non ho mai capito come mai, vivendo in un cimitero come l'Italia, la "voglia di stabilità" sia così importante. Staranno parlando di migliore conservazione dei cadaveri...?

                               Piero Visani

Contromisure


       Pare che la prima decisione del governo Renzi dopo i successi elettorali del M5S sia la concessione ai lavoratori di 160 euro mensili, restituibili in comode rate non appena l'Agenzia delle Entrate ne chiederà indietro almeno 320 ai "fortunati" fruitori...

                          Piero Visani

Fassino


       Cresciuto dai Gesuiti, diventato ovviamente comunista (non è l'unico, pare...), ha sempre avuto ai miei occhi la faccia e il portamento del finto Garrone, quello che ti fa pensare che non mangi e che la mamma gli rivolti i vestiti per fare sì che possa continuare a indossarli, anche se la realtà è un po' diversa...
       Chi gli succede si ispira invece al modello agnelliano, quello dei "finti poveri" che sono un po' come le "finte bionde". Redditi cospicui, ma sobrio minimalismo torinese, quello che deve indurre l'ex-operaio Fiat a pensare che tu sei povero come lui e, in tal modo, farlo felice. Dopo tutto, chi si accontenta gode...
       Cambiare voto è facile. Cambiare una cultura intrisa di ipocrisia lo è molto meno...

                                    Piero Visani

venerdì 17 giugno 2016

Un-Intelligence

       Chiunque - per varie ragioni - abbia frequentato e conosciuto determinati ambienti è in genere molto prudente nel valutarne le capacità di influenza, perché, se sopravvalutarle può dare adito a casi di paranoia, sottovalutarle porta diritto nell'incapacità di comprensione più totale.
       I centri decisionali di una società complessa sono più di uno e non funzionano come un'orchestra sinfonica. Operano semmai nel bel mezzo di frequenti dissonanze, dove le direttive di fondo - ammesso e non concesso che esistano - subiscono strada facendo tutta una serie di "variazioni sul tema", a seconda delle interpretazioni che vengono loro date da quanti sono chiamati ad eseguirle, della volontà di alcuni di illustrarsi presso i loro referenti e della volontà di altri di fare finta di nulla, per non mettere a rischio piccoli centri di potere o per non eseguire direttive in cui non credono.
      Pensare che tutto questo equivalga a una chiara catena di comando è pura follia, o deliberata ingenuità. Equivale semmai a un'idra a molte teste, dove tutti possono essere pensanti (o non pensanti...) e molti amano o ambiscono fare di testa propria, sperando in tal modo di riuscire meglio nel "legare l'asino dove vuole il padrone" (senza lasciarsi ovviamente mai tentare dal dubbio che proprio il padrone possa essere l'asino...).
       Questa piccola premessa per non lasciarsi tentare da generalizzazioni su un tema complesso, dove a volte le direttive che vengono emanate dall'alto sono volutamente ambigue, di modo che quanti sono chiamati ad eseguirle possano avere - per prima cosa - gravi problemi di interpretazione e, nell'averli, decidano magari di risolverli nel modo che parrà loro migliore, che non sarà necessariamente conforme alla forma della direttiva ricevuta, ma alla sua sostanza sì, assolutamente sì. Il che, ovviamente, consente di giocare su più piani, uscendone formalmente sempre puliti, ma sostanzialmente sempre sporchi, anzi lerci.

                                   Piero Visani




Manicheismo


      Una delle cose più divertenti, nel leggere le rassegne stampa sull'omicidio di Leeds, è scoprire che "i buoni" hanno tutte le ragioni e "i cattivi" hanno tutti i torti, perché si pongono di fronte alla realtà in termini troppo unilaterali e manichei (cioè mettono tutti "i buoni" da una parte e "i cattivi" dall'altra, e dunque sono indotti ad ucciderli). Analisi di tale "profondità" mi confortano: quando accusi il nemico (impossibile chiamarlo "avversario"...) di essere esattamente quello che tu dimostri di essere (e di pensare), occorre solo dare tempo al tempo. Per la serie: "ricordarsi che i mercati non uccidono, mai!". Se uno ci crede, faccia pure, ma - quanto più precipiteremo in questa spirale di follia di Stato e di potere - tanto più ne saranno evocate altre. Il futuro ha un cuore antico e lo vedo, lo riconosco, lo sento. Sta arrivando.

                        Piero Visani