Ogni volta che si sceglie di scendere sul terreno dell'avversario, si perde. E' perfettamente normale. Meno normale è il continuare a farlo, con gusto palesemente masochistico, specie in un contesto dove l'avversario ricorre alla persuasione occulta, a quella palese, allo spaventare gli elettori e financo all'omicidio, se serve...
Molto di più servirebbero ponderate riflessioni sulla natura del nemico, e sulla sua precisa definizione, perché correre dietro all'edificazione di muri e scoprire poi che, dietro quei muri, sono rimasti chiusi con te fior di sodomizzatori, serve solo ad essere sodomizzati meglio.
Tuttavia - come ebbe a scrivere in auree pagine un grande filosofo come Carl von Clausewitz - la guerra è soprattutto uno "scontro di volontà". Se non si piega quest'ultima, qualsiasi fronte rimarrà perennemente aperto, anche per secoli, per millenni. Questo è "il senso grossolano della Storia". Non facciamocelo togliere. La cronaca interessa agli apologeti dell'esistente. La ricerca della libertà non finisce mai e non è transeunte. Idem dicasi per l'odio contro affamatori e persecutori. Anche esso è eterno, e va coltivato come un fiore, affinché non deperisca.
Piero Visani