I cooptati non sono usi alle sconfitte. Non perdono mai. A volte hanno problemi alla coloritura della lingua (il leccare le terga la annerisce), talaltra possono avere sindromi locali in zona genital-rettale.
Tuttavia, non conoscendo le sconfitte, non conoscono la vita e, quando ne subiscono una, esibiscono facce che una persona normale avrebbe solo se un'esplosione "terroristica" gli uccidesse contemporaneamente tutti i familiari più stretti.
A volte, le fronde, per qualche decina di minuti o di giorni, stormiscono un po'. Nessuna paura, si vince e si perde. Come cantavano i Rokes, in epoca lontanissima: "Bisogna saper perdere, non sempre si può vincere".
Meglio citare una canzone più formativa, che potrebbe servire anche per migliorare i comportamenti esteriori: "Show must go on", dei Queen. Insegna a mascherare le delusioni, perché lo spettacolo, ovvero la pantomima, continua...
Piero Visani