Mio padre - che era un uomo buono, dal cuore generoso, ma anche un'anima semplice - mi spronava sempre, da ragazzo: "Impegnati, impegnati! Hai buone qualità. Impegnati e vedrai che ce la farai!".
Mi sono impegnato, anche moltissimo, ma non ce l'ho quasi mai fatta, né sul lavoro né in tutto il resto. Sto facendo un pensierino al disimpegno. Poi è ovvio che la mia indole prenderà nuovamente il sopravvento, però devo dire che - come mestiere e come già aveva intelligentemente notato Francesco Guccini ne "L'Avvelenata" - il "raccoglitore di sputi", detto anche "sputacchiera umana", è un'attività oggettivamente difficile, un po' in tutti i campi.
Non meno difficile è anche un altro mestiere, in cui eccello: "Le sue proposte sono bellissime e interessantissime, ma sono troppo per noi". Nemmeno il coraggio di dirmi che fanno schifo; no, pure la sublime iprocrisia del "sono troppo per noi"...
Non mi resta che fare domanda, a vari livelli e in vari ambiti, per ottenere un sussidio di disoccupazione, perché per me l'impegno è un fantastico viatico ad ottenere calci nelle terga assai ben mirati. Va beh, dai, me ne farò una ragione. Come diceva il mio amato Filippo Tommaso Marinetti, "Marciare, non marcire!!".
Piero Visani