domenica 26 marzo 2017

Il valore dell'onore


       7 marzo 1815, Laffrey (Regione dell'Isère). Il piccolo esercito napoleonico, da meno di una settimana sbarcato in Francia a Golfe Juan proveniente dall'isola d'Elba, incontra le truppe mandategli contro da Luigi XVIII.
       Nell'ampio spiazzo erboso che si apre nei pressi del paese, Napoleone trova di fronte a sè il 5° Reggimento di fanteria di linea. Onde evitare uno scontro fratricida, l'Imperatore si fa personalmente incontro ai soldati che dovrebbero bloccarne la marcia e dice loro: "Soldati del 5° di Linea, mi riconoscete voi? Riconoscete il vostro Imperatore?". Vedendo l'emozione e lo sconcerto negli occhi dei suoi vecchi soldati, impietriti davanti all'uomo che li ha condotti alla vittoria in decine di battaglie e che essi considerano un dio in terra, Napoleone si fa avanti, fin quasi a toccare la punta delle canne dei loro fucili puntati, apre la sua celebre redingote grigia ed esclama: "Se tra voi c'è un soldato che voglia uccidere il vostro Imperatore, eccomi!". A quel punto, gli uomini del 5° abbassano le armi e si gettano ai piedi dell'Imperatore, piangendo di emozione e di gioia.
       L'Aquila è tornata! La via di Parigi è aperta!

                     Piero Visani