mercoledì 8 marzo 2017

Mulholland Drive


Per me, una strada di culto già molto prima (1988) del celebre film di David Lynch (che è del 2001, se ricordo bene). Era bello, in certe lunghissime notti di una Los Angeles estiva, percorrerla il più a lungo possibile, sognando di essere "come in un film", guardando la megalopoli distendersi di sotto. Sognavo altre vite, parte delle quali, in fondo, è venuta. Altra parte l'ho immaginata o tentato di costruirla.
Tra quelle curve, mi facevano compagnia la radio e qualche battuta con i miei compagni d'avventura. Naomi Watts e Laura Harring non le incontrai, però. Del resto, sarebbero probabilmente state troppo giovani per me, anche se all'epoca avevo solo 38 anni. Ma l'atmosfera era assai bella. Ho amato molto la California, era dannatamente cinematografica, era talmente falsa da risultare vera, e viceversa. Ed io ero - al tempo stesso - fuori e dentro al film, come mi è sempre piaciuto essere.
Volevo ancora fare cose, costruire. Lo voglio ancora.

Piero Visani