mercoledì 8 marzo 2017

L'eroe della Beresina


       Il generale Jean-Baptiste Eblé, al comando di circa 400 pontieri olandesi con relativo equipaggio, il 25 novembre 1812, alle ore 18, riceve da Napoleone l'ordine di costruire due ponti di barche sul fiume Beresina, onde consentire alla Grande Armée in ritirata da Mosca di proseguire la sua marcia verso occidente.
       L'ordine viene eseguito lavorando tutta la notte e la mattina successiva, alla luce delle torce e nelle acque gelide. Lo stesso Eblé, per dare l'esempio ai suoi genieri, che non sono neppure francesi, si getta più volte nelle acque della Beresina per accelerare i lavori.
       Alle ore 13 del 26 novembre, i due ponti sono pronti e il passaggio può avere inizio. Esso dura fino al giorno 29, quando, sotto la minaccia crescente dei cosacchi e delle truppe regolari russe, Eblé si prende tuttavia la responsabilità di ritardare di due ore la distruzione dei ponti, al fine di consentire il passaggio di molti altri soldati in fuga.
       Fiaccato nella salute da tale straordinaria impresa, compiuta in condizioni oggettivamente terribili, Eblé muore il successivo 31 dicembre a Koenigsberg, nella Prussia orientale, dopo aver dato un formidabile contributo alla ritirata della Grande Armée.

                           Piero Visani