A volte si vorrebbe scrivere di tante cose, ma si preferisce non farlo, per far calare un velo di privatezza su questioni personali.
A volte si preferisce non scrivere perché non si ritiene di avere nulla di particolare da dire, o perché una certa tematica si è esaurita o una vena creativa inaridita.
A volte, si preferisce non scrivere perché si avverte nitidamente il rischio (che nella maggior parte dei casi è certezza) che ciò che si scrive possa essere mal interpretato, frainteso, distorto, equivocato.
Sto attraversando una fase di questa natura, perché mi pare di incontrare davvero molta difficoltà nel riuscire a farmi comprendere, ammesso e non concesso che tale interesse a comprendere quel che scrivo realmente sussista.
Piero Visani
Piero Visani