venerdì 8 maggio 2015

Fisiognomica


       Uno ha un bel scervellarsi su politiche e problematiche, ma nella civiltà dell'immagine, nell'epoca della "prevalenza del cretino", in cui una canzone come "Nowhere Man" apparirebbe già ai più come un testo di inarrivabile difficoltà, una solida "faccia da pirla" resta la migliore garanzia per diventare "cretini di successo".
       Lo è per i manovratori più o meno occulti, che hanno la garanzia che il "prescelto" non darà mai problemi, e lo è per il "prescelto" stesso, il quale è consapevole che "con quella faccia un po' così, quell'espressione un po' così", milioni di persone (evidentemente ben consapevoli dei loro limiti...) si identificheranno in lui.

       Mio figlio può essermi testimone che l'altra sera, parlando con lui delle elezioni politiche britanniche, gli ho detto che - a dispetto dei sondaggi avversi o dubbiosi - David Cameron avrebbe vinto. Del resto, come avere dubbi: nell'Europa di inizio millennio, hai due possibilità: o impersonare la morte di un continente (ma farlo può spaventare...) o avere la classica aria dell'europeo medio, vale a dire di colui che si pone l'interrogativo "ma che diavolo ci sto a fare qui, e perché?" e naturalmente non solo non ha uno straccio di risposta, ma soprattutto NEPPURE ci tiene ad averla. Ci sarà qualche "padrone del vapore" a parlare per lui...
       "Politics by proxies".
       Ora che David Cameron ha trionfato, Matteo Renzi, fin che piace a chi lo manovra, farà esattamente lo stesso. Del resto, è una questione di fisiognomica: è la faccia dell'Italia attuale: come è possibile non votarlo...?

                       Piero Visani



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