lunedì 4 maggio 2015

Il "santo manganello"


       Credo che uno dei vertici dell'insipienza politica di quelli che si definiscono "di destra" si raggiunga quando, "faute de mieux", si trasformano in apologeti dei manganellatori a comando.

       Nessun tentativo di analisi, nessuna riflessione sulla "genialità" dell'agire per riflesso pavloviano. Solo la centenaria esaltazione del "santo manganello". Poco importa constatare che i manganellatori manganellano a comando - e con molta più voglia quando ci sono di mezzo donne, bambini e anziani, oltre che potenti da proteggere, con molta minore voglia quando ci sono di mezzo potenzialmente pericolosi "black bloc" (forse perché tra di loro ci sono parecchi infiltrati...?) - e che dunque sono pronti a manganellare chiunque e comunque, come peraltro hanno sempre fatto, con grande levità d'animo.
       L'importante è non toccare i feticci di sempre: la LEGGE (scritta tutto maiuscolo, ma anche scritta da altri...), l'ORDINE (quello borghese..., come sempre bisognoso di "guardie bianche"...), la proprietà ("Black bloc no, Equitalia sì!", potrebbe essere lo slogan di questi nuovi "conservatori e masochisti").
       Vien da sorridere, amaramente: ognuno ha i totem e tabù che si merita...

                                                     Piero Visani