sabato 2 aprile 2016

Minima "Militaria"


       Un tempo, quella militare era una professione regolata da severe norme etiche, e non "ripudiava la guerra". Poi si è adeguata alle prescrizioni della Costituzione repubblicana e - come si vede da diversi eventi recenti - è diventata la "longa manus" di varie organizzazioni di "carità" interessata e a pagamento...
       Naturalmente, della Repubblica ha assunto l'etica, per cui ne sono derivati e ne stanno derivando scandali, scandaloni e scandaletti, che vedono implicati soggetti il cui "coté" civile è sempre più marcato, direi addirittura prevalente...
       I più furbi - avendo ovviamente "ripudiato la guerra" (dato che sanno bene che "la guerra è bella però fa male...") - navigano per i corridoi dei palazzi del potere, alla ricerca di qualche buon affaruzzo; i più ingenui per le procellose acque dell'Oceano Indiano. Per i primi sono pronti "salvagenti" efficacissimi, in puro stile consociativistico; i secondi "se ne faranno una ragione" e dovranno cercare di "stare sereni": se hanno dovuto mangiare tanto guano su questa Terra, potranno sempre rifarsi nel regno dei cieli, magari con l'ausilio della Comunità di Sant'Egidio (e chi sa davvero di cose militari italiane mi capisce, vero...?).

                              Piero Visani