lunedì 27 aprile 2015

Mean streets


       Sebbene gli italiani siano (o dovrei scrivere fossero...) ottimi viaggiatori, la loro inclinazione a "sbattersi" in qualche resort, da autentici "turisti per caso", adoratori delle "vacanze inintelligenti", li priva spesso di una autentica e approfondita conoscenza dei luoghi che visitano.
       Se così non fosse, quanti di noi sono stati nei Paesi dell'Est nell'epoca del "socialismo reale" riconoscerebbero nitidamente che esso è arrivato qui, in questi centri città con negozi deserti, chiusi, attività che si contraggono e poi si spengono, nel totale menefreghismo dei pubblici poteri, nell'assoluto disinteresse delle burocrazie (che si preoccupano solo di tassare e multare), nell'aura di morte che circonfonde tutto e tutti.
       Ne parlavo giorni fa con dei conoscenti rumeni, che amaramente confessavano di essere emigrati dal loro Paese per trovare la libertà e il benessere, e di essere finiti in Italia. Quando si dice la sfiga...!
       Ora il "socialismo reale" di Frau Merkel è qui e loro ne sentono ovviamente l'alito sulle loro schiene. Noi, invece, non sentiamo nulla. Noi pensiamo alla ripresa. Nei manicomi, in effetti, molti pensano di essere Napoleone...

                             Piero Visani