venerdì 26 settembre 2014

Cronaca di un disastro annunciato


       Gian Maria Fara, presidente dell'Eurispes, non è noto per essere un "pericoloso rivoluzionario", eppure ha dichiarato quanto segue: "Finché Equitalia eserciterà il suo ruolo, così come lo esercita oggi, ogni possibilità di ripresa economica e di crescita resterà una pia illusione. Se veramente vuole cambiare verso al Paese è di qui che deve cominciare”.
       Naturalmente non si comincerà da lì, anzi non si comincerà proprio, e moriremo "in allegria" di tasse, fiscalità e divertenti interrogativi sul perché gli stranieri non investono in Italia. Ma se persino un'azienda iperprotetta come la Fiat se ne è andata, un motivo ci sarà. Tuttavia, al governo sarà sufficiente sparare due o tre cavolate sull'evasione fiscale e tutti si placheranno, dimenticando che il Leviatano non è mai sazio, per cui tutto ciò che fagocita, distrugge.
       Mi piacerebbe sentire, almeno una volta, un "solone" televisivo che ci dicesse che, se lo Stato riuscisse davvero a riscuotere il 100% di imposte e tasse, si mangerebbe tutto, esattamente come si è mangiato tutto quello che è riuscito a riscuotere fin qui, e mi piacerebbe anche sentire qualcuno che ci spiegasse che, se esistono al mondo Stati che sono definiti "paradisi fiscali", è perché ne esistono molti altri - cari cristiani, orsù, la metafora dovrebbe esservi chiarissima, visto che attiene al vostro universo ideologico... - che sono autentici "inferni"!

                   Piero Visani

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