sabato 13 settembre 2014

La Storia sa

       La Storia sa che Scozia e Inghilterra non hanno nulla, ma proprio nulla in comune. Per carattere, tradizioni, comportamenti, inclinazioni. E gli scozzesi sanno che, nella migliore delle ipotesi, sono stati ottima carne da cannone per l'Impero britannico e, dopo il 1945, per i suoi cascami. Che hanno vinto battaglie che gli inglesi avrebbero perso o non vinto, che le hanno decise con lo splendore del loro spirito guerriero.
       Dunque un ultimo sforzo. Ovviamente da oggi al 18 settembre si faranno sentire tutte le vestali della "conservazione dell'esistente", ma, per l'appunto, se non c'è nulla da conservare, perché si dovrebbe essere conservatori...?
       La sconfitta dell'indipendentismo è comunque possibile, ma - se dovesse accadere - sarà solo una tappa tattica. All'Europa dei morti, di cui l'Inghilterra è una illustre esponente, contrapponiamo le "piccole patrie" dei vivi, liberi e indipendenti a casa propria!

                            Piero Visani


Foto: LA STORIA SA

La Storia sa che Scozia e Inghilterra non hanno nulla, ma proprio nulla in comune. Per carattere, tradizioni, comportamenti, inclinazioni. E gli scozzesi sanno che, nella migliore delle ipotesi, sono stati ottima carne da cannone per l'Impero britannico e, dopo il 1945, per i suoi cascami. Che hanno vinto battaglie che gli inglesi avrebbero perso o non vinto, che le hanno decise con lo splendore del loro spirito guerriero.
Dunque un ultimo sforzo. Ovviamente da oggi al 18 settembre si faranno sentire tutte le vestali della "conservazione dell'esistente", ma, per l'appunto, se non c'è nulla da conservare, perché si dovrebbe essere conservatori...?
La sconfitta dell'indipendentismo è comunque possibile, ma - se dovesse accadere - sarà solo una tappa tattica. All'Europa dei morti, di cui l'Inghilterra è una illustre esponente, contrapponiamo le "piccole patrie" dei vivi, liberi e indipendenti a casa propria!

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