Poiché "giocare sporco" non è una peculiarità dei democratici, ovviamente, ma a loro piace non meno (e forse più...) che ad altri, ecco che, a sei giorni dal referendum indipendentista in Scozia, colossi bancari come la Royal Bank of Scotland (RBS) e Lloyds - pilastri del sistema democratico-liberale (liberale...?) - annunciano in pompa magna che, se il voto indipendentista dovesse prevalere, essi saranno "costretti" (da chi...?) a trasferire la loro sede legale in Inghilterra.
Nulla di sorprendente, mosse di questo genere stanno al cuore di certo "virtuoso" comportamento politico, quello che ci ha garantito di vivere nel "migliore dei mondi possibili" (chissà come saranno gli altri...?).
Resta da chiedersi come tutto questo possa essere valutato. Spaventare la gente, minacciare di toccarla nel portafogli, farle paventare la perdita di posti di lavoro è una tecnica classica - da sempre, del moderatismo conservatore. Quello che non ti pone mai la domanda che vorresti sentire: "sei contento della melma in cui ti ho costretto a vivere?", ma - molto saggiamente, dal suo punto di vista - ti fa notare che, dopo tutto, potrebbero esserci "melme" (chiamiamole così, per non essere volgari) molto peggiori di quella che loro ti hanno tanto amorevolmente riservato.
Molta gente, purtroppo, in questa trappola cade a capofitto e probabilmente ci cadranno anche gli scozzesi.
Tuttavia, vorrei far notare una cosa: l'approccio è scorretto: fermo restando che la vita - e io questo lo penso fin dall'adolescenza - non si riduca altro che a una più o meno lunga nuotata nella melma, la discriminante fondamentale, quella che al moderatismo conservatore pare proprio sfuggire, è che io, E TUTTI I COPROFAGI DI UNA CERTA CLASSE, come me, con la scelta autonomista vorrebbero riservarsi un privilegio che ritengono assoluto: MANGIARSI LA PROPRIA MELMA DA SOLI, SENZA CHE CE LA SCELGANO CHEF IMPROVVISATI, O AUTONOMINATISI TALI O AUTODEFINITISI NOSTRI TUTORI.
Pare poco, e invece è moltissimo, perché sempre melma è, ma almeno è la nostra, non la vostra...
Piero Visani
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