Mi girano spesso in testa suoni e musiche, e - ancor più spesso - parole di canzoni. Oggi è quasi tutto il giorno che tocca a queste:
Oh, where have you been, my blue-eyed son?
And where have you been my darling young one?
Esprimono angoscia, una motivata, ponderata angoscia. L'angoscia viaggia spesso nel mio animo, ma è una compagna ben accetta, che pone sfide alle quali amo rispondere, come sempre mi succede quando mi sento sfidato.
Vincere l'angoscia: per continuare, per ricominciare, per non ammettere mai alcun tipo di resa, per rendere evidente che una sconfitta, qualsiasi tipo di sconfitta, può spezzare, ma non piegare; per ricominciare, perché la guerra è la madre di tutte le cose e, se ho perso l'ultima, vincerò la successiva, o una delle mille che verranno. E, se non potrò farlo io, ci sarà chi lo farà per me e in nome mio.
Piero Visani
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