Non so assolutamente come sarà la presidenza Trump. Ho sorriso per la sua elezione semplicemente perché mi ricordo con discreta gioia quella notte "altamente lassativa" per l'establishment italico e occidentale in generale.
Tuttavia, non posso non apprezzare alcune nomine fatte dal neo-presidente nel campo delle sicurezza nazionale e/o più strettamente militare: generali a 3 e 4 stelle che NON hanno aspettato il giorno del pensionamento per dire che erano profondamente in disaccordo con la politica del presidente Obama, e ne hanno pagato le spese, con brusca interruzione di una brillante carriera.
Avendo una mentalità che un mio amico generale - uno dei pochissimi che hanno saputo dare le dimissioni SENZA attendere la maturazione delle indennità pensionistiche - definisce da "simpatico monello" (e lo ringrazio per il "simpatico", è raro per me essere definito tale), mi sono sempre chiesto quali VALORI GUERRIERI potessero incarnare coloro che, per aprire la bocca, attendevano sempre l'agognato pensionamento, e spesso tacevano anche dopo quello. Me li vedevo - e me li vedo - guidare con animo pugnace la truppa in combattimento, nel bel mezzo di uno stormir di fronde assai superiore a quello possibile nei corridoi di Palazzo Baracchini. Non c'è niente di peggio - l'ho scritto altre volte - dei "preti senza fede"...
Piero Visani