sabato 19 aprile 2014

Lo sparo che venne udito in tutto il mondo

       Il 19 aprile 1775 (dunque esattamente 239 anni fa), alle 2 del mattino, un contingente di circa 700 soldati inglesi, formato dalle compagnie leggere e di granatieri di numerosi reggimenti di fanteria, e da un'unità di Royal Marines, cominciò la propria marcia in direzione delle località di Lexington e Concord, con il compito di distruggere i rifornimenti e le munizioni che erano stati in esse ammassati dalla milizia continentale, le cui intenzioni nei confronti delle forze inglesi si facevano ogni giorno più ostili.
        Avvertiti a seguito della celebre cavalcata notturna di Paul Revere, i miliziani erano pronti a difendersi e ne scaturì infatti il primo scontro armato di quella che sarebbe stata successivamente nota come la "Rivoluzione americana".
        Ho avuto la fortuna, qualche anno fa, di visitare i luoghi e i vari musei che vi sono stati allestiti, e devo ammettere che non è necessario avere una grande preparazione militare e uno sviluppato senso tattico per apprezzare gli eventi che si svolsero tra Concord e Boston in quella fatidica giornata.
         La colonna inglese, che nelle varie fasi della giornata arrivò a contare su circa 1.200 uomini, si scontrò progressivamente contro la resistenza dei miliziani (i cosiddetti Minutemen, vale a dire volontari che erano pronti ad intervenire con un preavviso di tempo ridottissimo), che in breve riuscirono a farle convergere attorno circa 2.000 combattenti.
       La prima parte dello scontro si svolse secondo le regole belliche classiche del periodo, in quanto i primi miliziani, sorpresi e mal guidati, cercarono di resistere ai reparti inglesi affrontandoli con la loro stessa tattica, vale a dire in ordine chiuso e con fuoco frontale. Il risultato di tale approccio fu ovviamente disastroso, in quanto i miliziani non avevano l'addestramento per affrontare in campo aperto il fuoco preciso e cadenzato degli uomini del British Army.
       La situazione tattica, tuttavia, mutò radicalmente quando la pressione dei miliziani - che stavano affluendo rapidamente da tutte le zone vicine del Massachusetts - costrinse il contingente inglese a ritirarsi verso Boston e a farlo in tutta fretta, onde evitare di essere circondato.
        Ancora oggi, chi segua il cosiddetto Liberty Trail tra Concord, Lexington e Boston, può comprendere chiaramente come la precipitosa ritirata della colonna inglese lungo un'unica strada di campagna abbia offerto ai miliziani l'opportunità di rovesciare radicalmente la situazione tattica e di insidiare la ritirata inglese con una serie infinita di agguati e imboscate, in cui rifulsero tutte le abilità di tiro di miliziani abituati a cacciare selvaggina per vivere e specialisti nel tiro di precisione. E' vero che molti dei soldati inglesi appartenevano alle compagnie leggere dei reggimenti di fanteria e sapevano come comportarsi in circostanze del genere, ma è innegabile che la sorpresa tattica ci fu, e fu notevole. Lo dimostra il fatto che gli inglesi lamentarono 73 morti, 174 feriti e 26 dispersi (in genere fatti prigionieri) su circa 1.200 effetti impegnati, a fronte di 49 morti americani su un totale di circa 2.000 miliziani impegnati nell'azione.
       La strada degli Stati Uniti verso l'indipendenza stava cominciando a delinearsi, anche se mancava ancora molto all'approdo finale.

                      Piero Visani


Nessun commento:

Posta un commento