Nel corso della battaglia di Eylau (8 febbraio 1807), combattuta dalla "Grande Armée" napoleonica contro russi e prussiani, una colonna russa si spinge pericolosamente in prossimità del cimitero di quella località, dove Napoleone segue e dirige la battaglia.
Poiché la situazione delle truppe francesi è molto difficile, in quanto la pressione russa è assai forte lungo tutto il fronte, all'imperatore non resta che far intervenire uno dei sei battaglioni della Vecchia Guardia che lo proteggono da vicino, onde stornare l'attacco di tale colonna russa, forte di 4.000 uomini. Non c'è nemmeno il tempo di sceglierne uno, ma occorre fare intervenire il più vicino, vista la gravità del pericolo.
Tocca così a un battaglione di Granatieri, guidato dal generale Dorsenne. Questi veterani avanzano, lieti di fare il loro debutto operativo (da quando esiste, infatti, la Guardia a piedi non è mai stata utilizzata in combattimento).
Con una scelta a cavallo tra l'impudenza e il ricorso alla pressione psicologica, Dorsenne scaglia i Granatieri della Vecchia Guardia contro la colonna russa puntando sull'intimidazione. Le file serrate di questi "grognards", con i loro alti colbacchi e l'immenso prestigio di cui godono nel mondo militare dell'epoca, fanno dapprima esitare i russi e poi, quando l'avanzata dei Granatieri si trasforma in una vera e propria carica alla baionetta, li inducono a ritirarsi precipitosamente.
Piero Visani
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