Accusato in passato di ciclotimia, per di più da soggetto che ne era sicuramente affetta (e in maniera non propriamente trascurabile...), ho sempre sorriso pensando a tale contestazione, che già nel momento in cui fu formulata mi divertì per la sua totale infondatezza, indice di preoccupante superficialità.
In realtà, nella mia mente sono continuamente in atto valutazioni di varia natura, ciascuna con i propri risvolti, alle quali ipotizzo di potermi eventualmente attenere. Di conseguenza, nel mio cervello si svolgono di continuo wargames, relativi alle varie opzioni sul tappeto, che sottopongo continuamente a verifica. Nella mia mente è sempre tutto chiaro quello che devo fare, ma mi va di verificare a ciclo continuo i "pro" e i "contro", anche perché - e questo è innegabile - sono nervoso, irritabile e incline alla noia.
Tuttavia, definire questo ciclotimia è davvero frutto di una disamina superficiale. Semmai, è analisi tattica e strategica, per garantirmi la migliore operatività possibile, nelle condizioni di massima lucidità. In combattimento, infatti, occorre avere pronte tutte le opzioni disponibili.
Piero Visani
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