Un giorno, oltre 20 anni fa, il giudice di una causa in cui ero coinvolto come parte lesa mi spiegò con accenti soavi che a lui del MERITO del contenzioso in cui ero il danneggiato non interessava alcunché (in verità non si espresse così, fu più dialetticamente "tellurico"...). A lui interessava solo il METODO.
Ne deduco che, se i due criminali (non ne faccio assolutamente una questione di etnia) che hanno ucciso Cloe Govoni si saranno comportati in base alle regole dell'aggressione armata, magari inferendo alla vittima anche qualche colpo ascrivibile alle "nobile arte", sicuramente andranno assolti e non dovranno pagare risarcimenti.
Dopo tutto, un principio consolidato della giustizia italica afferma: "chi muore giace e chi vive si dà pace". Ergo, chi è il prossimo? (Tra le vittime o tra le cause da discutere oggi? Fate voi...).
Piero Visani