Ma siamo così sicuri che l'ISIS voglia davvero attaccare l'Italia? Dopo tutto, con le cospicue quantità di danaro che le nostre "istituzioni" hanno versato per i riscatti di rapimenti vari, si tratterebbe di una sorta di eterotelìa (o eterogenesi dei fini), nel senso che lo Stato islamico si priverebbe di una delle sue migliori e più sicure fonti di finanziamento. A meno che - e i ricordi del comportamento degli italici governi degli anni Settanta nei riguardi delle organizzazioni indipendentistiche palestinesi qualcosa ci dovrebbero pur suggerire, al riguardo - non si sia già aperta la fase degli "anticipi" (detti anche pagamenti preventivi) onde stornare possibili minacce...
Piero Visani