lunedì 23 novembre 2015

Scene di ordinario terrore


       Attacco terroristico di massa. Raffiche di raccomandate, sparate in un giorno solo e da diverse direzioni, aventi un unico obiettivo (perché là ove la sofisticazione è maggiore - ci insegna la dottrina militare - non si fa fuoco di saturazione, ma fuoco mirato...): affossare le già declinanti fortune di un nucleo familiare ex-borghese.
      Ci si conta: ovviamente né feriti né morti. Solamente distruzioni in superficie e nel profondo. Amebe che di umano forse non hanno neanche più le fattezze. Ma è il "terrore dei buoni", di gente che "sta lavorando per te". Vorresti pure lamentarti...? Ma no, nooo! E' "il migliore dei mondi possibile" e, se trovi vagamente odiosa questa definizione, è pur sempre "il meno peggio". Altri non ne esistono. Eh già, viva la libertà, in particolare la libertà di scelta...
       I dolori profondi, tuttavia, hanno anche valenze positive: una lucidità assoluta, quasi febbrile; un odio assoluto, non meno lucido.

                   Piero Visani