Mi permetto di ricordare - da autore, tanti anni fa, di un libro sulla "Strategia mediatica" - che le "maratone televisive" in diretta su eventi drammatici NON servono ad informare il pubblico, ma a saturarlo con una serie di stimoli contraddittori che gli impediscano di farsi un'idea complessiva delle cose.
E' un trappolone di notevole portata e da evitare a qualsiasi costo. Se avete tempo e voglia, andate alla ricerca di ciò che vi interessa realmente. Tutto il resto è iterazione dell'assoluto Nulla. Pensate ai precedenti: Guerra del Golfo (1990-91), 11 Settembre 2001, Attacco all'Iraq (2003). Seguire le dirette ha accresciuto i vostri livelli di comprensione? Le dirette sono empatiche e disinformanti. Qui serve gelida razionalità.
Piero Visani