Nei poco meno di due anni in cui sono stato consulente per la comunicazione del Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica (1990-1992), ricordo che il Presidente Cossiga era solito commentare amaramente che, "se uno vuole diventare ateo, non ha che da varcare il 'Portone di Bronzo'"...
L'uomo era particolarmente attento ai dettagli e siccome un giorno che ero solo con lui e con il generale Carlo Jean (all'epoca suo consigliere militare) nello Studio alla Vetrata, deve essermi passato negli occhi un sorrisetto luciferino in occasione del profferimento di questa frase (che ripeteva spesso). Al che lui mi sorrise e mi disse con aria ironica: "A lei, dottor Visani, questo certo non capiterebbe, vero...?"
Rimasi un attimo interdetto, perché non mi fu chiaro da che cosa avesse potuto arguirlo, ma, siccome sono di lingua pronta, risposi: "No, Presidente, ho già risolto il problema alla radice"... E la cosa finì in una risata generale.
Ho pensato a questo piccolo episodio in questi giorni e visto che la fonte era, oltre che un uomo autorevole, anche molto credente e ovviamente abituale frequentatore di vertici pontifici, ho pensato all'attendibilità della sua testimonianza.
Nei mesi successivi - visto che era un arguto conversatore - ebbi modo di spiegargli "ad abundantiam" che non mi stupivo degli uomini che la interpretavano. Per me era "mala" proprio la dottrina, non i suoi seguaci di vertice o di base... Ne nacque qualche interessante conversazione sulle radici della cultura europea, che purtroppo non posso riportare qui, ma che mi diedero una chiara testimonianza della grande cultura dell'uomo, anche su temi che riguardavano da vicino la mia ideologia d'origine.
Piero Visani