sabato 21 novembre 2015

Parole sante


       "Jerome Leroy di recente ha evocato questi "giovani pronti a morire in modo diverso da un'overdose nei gabinetti di un locale notturno o da un incidente stradale, quei giovani che faticano a fare della lotta contro i deficit e della missione di mantenersi eroicamente nelle trincee del 3%, da bravi soldati dell'austerità a cinquanta miliardi di euro a piano, l'unico orizzonte storico, quei giovani che trovano che un destino tragico sia più interessante di un'esistenza meccanicamente uggiosa e che una fine raccapricciante sia migliore di un raccapriccio senza fine". A questi fuorviati si rimprovera di non amare la Francia. Ma oggi, francamente, in che cosa essa è amabile?"
[Alain De Benoist, "Jihad francese in Siria... Perché no?", Diorama Letterario 32].