Tra nove giorni sarà il mio compleanno. Non ho mai attribuito alcun valore agli anniversari, quali che siano, e non ho mai temuto i compleanni, poiché significavano che avevo vissuto.
Quest'anno sono addirittura contento di compiere gli anni: esco da un periodo di vita estremamente brutto, direi orribile, e mi fa molto piacere sapere di avere un anno in più, poiché vuol dire che il periodo che dovrò ancora trascorrere in mezzo a questo schifo "umano" sarà comunque un po' più breve.
Ho raschiato davvero il fondo del barile delle miserie "umane" e mi auguro sinceramente di essere in sia pur lenta risalita, ma la sensazione di disgusto è profondissima. Ho appreso fin da giovane età che la vita e i rapporti "umani" per me hanno il valore prevalente di un emetico, ma speravo che tale funzione potesse estinguersi, infine. E invece...
Piero Visani
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