Un amico che mi conosceva (e mi conosce) bene mi profetizzò un giorno (era la primavera del 2012) che un soggetto altamente ideologizzato come il sottoscritto avrebbe avuto notevoli difficoltà ad inserirsi in partibus infidelium.
Ero certo che avesse ragione, ma avevo voglia di smentirlo e di dimostrare a lui, ed anche a me stesso, che avrei potuto farcela. Dopo sei anni di esperienze nel mondo giudeocristiano, debbo riconoscere che aveva assolutamente ragione lui. Le religioni e le ideologie di morte hanno largamente prevalso sulle mie aspirazioni di vita.
Avrei voluto dimostrargli che ci sapevo fare anche al di fuori da lidi conosciuti, che potevo diffondere la mia visione di vita anche in mezzo agli apologeti della morte, della rinuncia, della mortificazione della carne. Avrei voluto, e invece...
E' il classico caso in cui la curiosità ha ucciso il gatto. Mi sono sentito forte al punto da riuscire a piegare tutto al mio prometeismo, alla mia volontà di potenza. E' stato un disastro totale ed è bene che io lo ammetta, perché si è forti solo se si è in grado di ammettere le sconfitte. Ripartirò da zero. L'ho fatto un'infinità di volte, lo rifarò ancora. Magari avrò maggiore fortuna, o cercherò meglio di procurarmela.
Piero Visani
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