Consiste nel far "vivere" le persone e le cose nei testi scritti. Non c'è TUTTO di vero, ed è molto meglio così. Ci sono i ricordi, belli o brutti che siano, e FANTASMI di persone che dire "conosciute" sarebbe una forzatura. Diciamo di persone viste, con cui si è parlato, forse, ma non ne sarei nemmeno più tanto sicuro... Di cui NULLA c'era e NULLA resta. Qualche contorsione mentale dell'autore, al più, il quale - da bravo scrittore - si è inventato brillantemente tutto. Bravo!
E' per questo che sto ponderando accuratamente sui contenuti del secondo romanzo, perché - alla fine - mi sembra una vicenda assai più credibile e umana di quella parafrasata nel primo.
Nel secondo romanzo ci sono infatti due protagoniste - una più difficile, l'altra meno. Nel primo, davvero non saprei che dire. Credo che l'avrei intitolato "Stati di allucinazione", se quel titolo non ci fosse stato già.
Piero Visani
Sempre in ansiosa attesa !!!
RispondiEliminaUscirà a settembre/ottobre, non prima.
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