venerdì 21 luglio 2017

Un uomo

        "Ma a me piace il tuo carattere, e pure il tuo modo di comportarti!", mi dice il mio sempiterno amico Fabrizio Rossettini con un ghigno sardonico.
       "Mi ami pure alla follia, talmente forte da buttarmi nel cesso?", ribatto io per stare al gioco e alla metafora.
      "No" - obietta lui - "non sono gay, non ancora, anche se, conoscendo le donne...".
      "Dici che la 'gaiezza' ci salverebbe?", sghignazzo io.
       "Assolutamente no" - obietta lui - "sarebbe quasi tutto uguale".
       "E allora come la chiudiamo, questa faccenda?", rilancia Fabrizio.
       "L'unica è che io muoia, magari in circostanze poco chiare. Questo farà di me una leggenda. Pensa a quanti fiori e a quante frasi strazianti sulla mia tomba, ricordi di ciò che non abbiamo potuto fare in vita..." ironizzo io.
       "Hai ragione!" - conviene Fabrizio - "Hai sempre avuto un bel senso del melodramma, che è una forma finta di dramma, un dramma inventato, costruito da menti in costante fibrillazione, bisognose di quiete, ma incapaci di trovarla".

                                       Piero Visani








Nessun commento:

Posta un commento