Il 14 novembre 1857, durante l'"Indian Mutiny" (da noi nota come la "Rivolta dei Sepoys"), il 93° Reggimento di Fanteria scozzese, meglio noto come "Argyll & Sutherland Highlanders" (potete visitare il loro museo dentro il castello di Stirling), viene incaricato di penetrare all'interno di una delle fortificazioni che stringono d'assedio la città di Lucknow, dove sono rifugiati molti civili europei, i quali temono per la loro vita.
Un drappello di 9 uomini del Reggimento trova un modo di infilarsi dentro la fortificazione tramite un piccolo varco nelle mura e, nel mentre viene fatto affluire in fretta il resto dell'unità, a colpi di sciabola e baionetta si apre la strada.
Appena il 93° è al completo, viene impartito l'ordine di conquistare la fortificazione e di non fare prigionieri, disposizione che i rudi Highlanders accolgono con gioia, mettendo fuori combattimento - alla baionetta - circa duemila nemici. Secondo il tradizionale uso celtico, non poche sono le decapitazioni sul campo a carico dei nemici abbattuti.
Subito dopo questa brillante impresa, il reggimento entra a Lucknow, accolto - come si vede nell'immagine - dal tripudio della popolazione civile.
L'azione procura al reggimento ben sei "Victoria Cross" (la massima onorificenza militare britannica, distribuita con molta parsimonia) e una chiara fama tra i rivoltosi indiani, da allora alquanto restii a battersi alla baionetta con i rudi montanari delle Highlands...
Piero Visani
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