Avendo compiuto un viaggio piuttosto lungo (oltre sei anni) in un'altra dimensione, o comunque in una dimensione che non era la mia, sto facendo parecchia fatica a rientrare nella mia dimensione, ammesso e per nulla concesso che io ne abbia mai avuta una.
Sono piuttosto perplesso: mi era stato suggerito di uscire dalla mia dimensione per evitare di incorrere nel mio terribile problema della "coazione a ripetere" e vi sono purtroppo incorso all'inverso, nel senso che di tale coazione non sono stato più io il soggetto, ma ne sono diventato l'oggetto.
Ora il cruciale quesito che mi pongo è, ovviamente: "Back to Normalcy?" e la risposta non la so nemmeno io, anche se propenderei per evitare a tutti i costi tale ritorno alla normalità. Sono chiuso in me stesso, questo sì, perché le esperienze fatte mi hanno quanto meno insegnato che, più mi chiudo in me, meno soffro. Tuttavia, non credo che prenderò questa decisione così negativa. Rifletterò, vedrò, valuterò. Sono quasi certo che la pubblicazione del mio primo romanzo sarà un fattore di accelerazione esistenziale.
Piero Visani
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