"Sei scomparso", mi dice.
"Ma assolutamente no!", ribatto, "sto solo lavorando parecchio e sono in fase di 'disintossicazione relazionale'".
"E sarebbe?", mi chiede lui incuriosito.
"Sarebbe che me ne sto per i fatti miei e mi relaziono con pochissime persone. Scrivo i miei romanzi e lavoro".
"Dunque dopo aver rimaneggiato il mio, di romanzo" - osserva Fabrizio - "ne scriverai altri, assolutamente tuoi, personali?".
"Sì, è ciò che farò! Il secondo romanzo spiegherà dove sono nate le cause che hanno generato i disastri del primo. Il terzo sarà una riflessione ad ampio spettro sulle mie esperienze di vita. Non vicende parafrasate, più o meno vissute, ma una vera e propria storia inventata di sana pianta, una riflessione sull'importanza di relazionarmi il meno possibile, d'ora in avanti, con il mio prossimo. Credo infatti che sia non solo un esercizio sterile, ma una prassi altamente nociva, per me. Ho gravissimi problemi di comunicazione e di incomunicabilità. Meglio che me ne stia da parte a lavorare e - quando possibile - a scrivere".
"Ti leggerò volentieri", mi dice Fabrizio.
"Ne sono certo", gli sorrido: "Dopo tutto, dove potresti trovare qualcuno che sia ancora più incapace di te di comunicare e farsi comprendere?".
"Hai ragione", sorride amaro lui, "ma tu sei bravissimo a dialogare con te stesso, almeno!".
Questo è vero ed è quanto sto già facendo da tempo.
Piero Visani
"Il linguaggio è un labirinto di strade.
RispondiEliminaVieni da una parte e ti sai orientare; giungi allo stesso punto da un'altra parte e non ti raccapezzi più " (Ludwig Wittlgenstein-1889/ 1951) filosofo austriaco !!!
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