Nel profluvio di commemorazioni legate alla scomparsa di Paolo Villaggio, devo confessare che mi aveva un po' infastidito la tesi ricorrente che il suo mitico ragionier Ugo Fantozzi sarebbe stato in una qualche misura presente in ciascuno di noi. Pensavo - alquanto erroneamente - che in me non ci fosse proprio alcunché. Ma poi, riflettendoci su, mi è venuto in mente che in vita mia ho conosciuto un gran numero di signore (signore Pina...?) che mi hanno sempre detto "Piero, io ti stimo moltissimo", facendo preludere questa frase a un ben mirato calcio nelle terga, per cui - a gioco lungo - ho raccolto molti calcioni, ma pure molta stima... Di conseguenza, anche quando un maschio mi dice che mi stima tendo ad infastidirmi, perché quel verbo proprio non lo sopporto più.
Di recente, oltre a una formidabile attestazione di stima, mi sono pure beccato la presa per i fondelli, visto che ad essa è stata abbinata la dichiarazione per cui a volte è necessario lasciar andare qualcuno onde far crescere qualcosa di nuovo.
Quando l'ho letta, mi sono letteralmente scompisciato dalle risa, non solo perché potrebbe essere sempre un po' autolesionistico lasciar andare qualcuno che si stima moltissimo, visto che il mercato non pare proprio pullulare di geni, ma poi ho capito che la frase era ad innegabile contenuto sessuale, visto che la guardia "smontante" potrebbe/dovrebbe essere sostituita da "qualcosa di nuovo", da far crescere...
Così ho compreso - ma invero lo sapevo già - che le attestazioni di stima sono un ottimo genere di "benservito", da sostituire non con uno "stimatissimo più stimatissimo dello stimatissimo", ma con "qualcosa di nuovo da far crescere". In ultima analisi, si finisce sempre lì. I miei genitori mi dicevano: "studia, studia, che farai strada!". Ho studiato e di strada - a calcioni nelle terga - ne ho fatta più di altri. Resto però, essenzialmente per ragioni anagrafiche, non competitivo con altri, forse meno stimati, ma che hanno qualcosa da far crescere... Detto così, mi fa davvero sorridere e sarebbe stato pure più sincero...
Piero Visani
Nessun commento:
Posta un commento