venerdì 11 settembre 2015

Il mondo sta andando alla rovescia


       Così, quasi di colpo, i "cattivi" (i russi) hanno attaccato, con mano ancora relativamente leggera, altri "cattivi", anzi i più "cattivi" di tutti, gli abominevoli "tagliagole" dell'ISIS.
       Il mondo "civile" dovrebbe risultarne lieto e sollevato: come minimo, sono "cattivi" che si scannano tra loro. E invece, invece il problema non pare essere più l'ISIS, ma il fatto che i russi "cattivi" stanno appoggiando il "cattivissimo" Assad. Il nuovo - dopo Saddam Hussein e Gheddafi - "padre di tutte le cattiverie".
       Il problema principale che emerge da tutto ciò è che lo "storytelling" per mentecatti (in chiaro: gli europei) non è che sia una cosa così semplice, perché, se i mentecatti europei si bevono tutto, contenti come sono di essere schiavi, il resto del mondo ride e si chiede: "ma sono più cattivi i russi o l'ISIS?" e soprattutto, se qualcuno attacca i miei nemici, anzi i "nemici del genere umano", non è che fa una cosa giusta, che partecipa attivamente a una "battaglia di civiltà"?
       Eh no, pare di no. Pare che la Russia abbia messo il naso dove non avrebbe mai dovuto e comunque sostiene la Siria di Assad, che non è meno "cattiva" dell'ISIS, anzi.
       Se uno non fosse cretino costituzionale, come gli europei, direbbe agli USA: "va beh, raccontatela un po' meglio, un po' più sofisticata", ma - a quanto pare - a Washington questa pare una narrazione "credibile", un po' come quella che vuole la Turchia di Erdogan impegnata "seriamente" contro l'ISIS, mentre le bombe turche cadono soprattutto sugli "amatissimi" curdi.
       Il manicheismo, in verità, è un'arma a doppio taglio: concepito per un pubblico di grana grossa - quello che deve necessariamente dividere il mondo in "buoni e cattivi", e non conosce le sfumature - si trova in difficoltà quando gli viene chiesta la cosa più semplice, cioè ridefinire i ruoli: come fanno infatti i "buoni" a diventare "cattivi", e sopratutto i "cattivi" a diventare "buoni"?
       Se gli europei fossero qualcosa, e non l'assoluto Nulla, starebbero notando che Putin si è preoccupato di stabilizzare la situazione siriana e dunque sta facendo un favore anche all'Europa. Purtroppo, così facendo, il leader russo sta bloccando i piani di migrazione di massa che sono stati concepiti e attuati per destabilizzare e asservire definitivamente il Vecchio Continente, e questo a Washington e Gerusalemme dà ovviamente fastidio.
       Quanto agli europei, la loro "Sindrome di Stoccolma" è talmente elevata e la loro condizione servile è così marcata per cui - come nel caso della Mogherini, di Gentiloni e naturalmente di Renzi - si sono già schierati dalla parte dei loro padroni americani e sionisti. Servi e masochisti, come sempre, più di sempre.

                       Piero Visani