Sulla scia della comprensibile soddisfazione per un grandioso successo tennistico nazionale, ricordiamoci che il tennis è uno sport molto individuale (io odio addirittura giocare in doppio, il campo mi pare inutilmente affollato...) e che un atleta italiano di sport individuali scende in campo, specie a migliaia di chilometri da casa senza:
a) il sistema politico
b) la burocrazia
c) i sindacati
d) il Vaticano
e) Equitalia (non a caso tutti quelli al top hanno residenza fiscale all'estero...)
f) e tutto ciò che di verminosamente italico vi viene in mente.
Volete dirmi che, alleggeriti di questo osceno fardello, un italiano di classe non possa giocarsela, anche a tennis, con i migliori del mondo?
Il problema nostro, signori miei, è la zavorra dei mediocri, di quelli che, non essendo capaci di fare altro, per doti naturali, che andare a mendicare, hanno costruito un sistema egalitario dove NESSUNO possa eccellere e tutti facciano schifo come loro.
Per fortuna, spesso si riesce a smentirli...
Piero Visani