Credo che faremmo un bellissimo passo in avanti se la smettessimo di parlare di parti "giuste" e parti "sbagliate". E' una distinzione che va bene fino ai 5-6 anni di età, poi in genere si matura...
Aggiungo che, se per tutta la vita avessi seguito - come in effetti ho seguito - parti definite "sbagliate", sarei molto contento di sentirle definire tali da soggetti per i quali non abbondo di stima.
La parte che scelgo io è la mia. Non è giusta né sbagliata. E' quella che piaceva e piace a me. Se a qualcuno pare sbagliata, liberissimo di farlo e dirlo. Il problema vero è che io - esattamente come costoro, peraltro - non mi sono mai posto il problema se tale parte fosse giusta o sbagliata, ma semplicemente se mi piacesse o meno, se fosse conforme alla mia visione del mondo (e ai miei interessi, se ne avessi...) oppure no.
Se poi è uno è un analfabeta mentale e culturale, allora vedrà parti giuste e parti sbagliate. Io non riesco a vederle. Sarò cieco. Io mi limito a vedere la parte che piace a me, così come vedo quelle che non mi piacciono. Definire la mia "giusta" e le altrui "sbagliate" lo trovo demenziale e vagamente "cheap".
Piero Visani