martedì 23 febbraio 2016

Muratori (possibilmente non "liberi"...)


       Quando una costruzione fa acqua da tutte le parti - era solito dire mio padre, che ha operato nel comparto edile per un quarantennio - l'unica soluzione che abbia un senso e consenta di contenere i costi consiste nell'abbatterla e ricostruirla da capo. Tutto il resto è un semplice palliativo.
       Nel caso della costruzione europea, è evidente anche ai "non vedenti" che ormai è in pezzi e ancor più lo sarà in futuro. Più presto la si distrugge, minori saranno le nostre sofferenze. Più a lungo la si conserva, minori saranno le sofferenze degli euroburocrati, ma maggiori le nostre.
       Per questa ragione, guardo con notevole interesse al referendum britannico del 23 giugno. Non credo che il colossale inganno dell'Eurolager potrebbe resistere alla fuoriuscita del Regno Unito. Non ci resta che sperare. Lo sfacelo di questa falsa costruzione europea, in realtà una mera costruzione bancaria, distruttrice e affamatrice, è il primo, indispensabile passo da compiere.

                       Piero Visani