L'esibizione di "cari estinti" di cui al Festival di San Remo è un tragico memento della nostra fine come Paese, popolo, civiltà. Soggetti di età indefinita, sovente mummificati, si "esibiscono" (o è un'ostensione...?) nel contesto di un carrozzone che ha un unico riferimento, quello cantato a suo tempo, con sapidi riferimenti, da Renato Zero.
Il tutto in un ambito dove - a parte la presenza ogni pochi minuti di fastidiosissime pubblicità - i costi sono FORZOSAMENTE SOSTENUTI dai cittadini, i quali, SENZA NEPPURE AVERE LA POSSIBILITA' DI SCEGLIERE, sono reclutati con coscrizione obbligatoria a sostenere gli oneri di un'esibizione di "morti viventi".
La democrazia italiana si mostra al suo meglio: NOI DECIDIAMO E VOI PAGATE.
Ci meritiamo questo, ci siamo SEMPRE meritati tutto questo. L'8 settembre è nel nostro DNA. E naturalmente, se ci chiedessero un giudizio sul "cibo" metaforico che ci viene propinato, la risposta del 99% degli interpellati sarebbe sempre la stessa: "ottimo e abbondante, signor generale!"
Siamo servi, servi dei potenti di turno: monarchici, fascisti, "resistenti", repubblicani, repubblichini, democristiani, comunisti, berlusconiani, renziani.
Siamo solo servi dei potenti di turno, tutto il resto è noia.
Piero Visani