Sono sempre stato un idolo dei miei nipoti, almeno di quelli che mi hanno frequentato e fino a che non sono troppo cresciuti. Questo perché gioco sempre con loro e non li tratto - in quanto bambini - da minorati mentali. Sono uno zio ludens. In questo caso - come in tanti altri - non guardo a me, ma guardo a loro. Ed essi - come in non molti altri casi - riescono a comprendere che sto guardando a loro, e non a me. A volte da giovanissimi certe cose risultano ancora chiare. Dopo meno. E non sto parlando dei miei nipoti, ovviamente...
Piero Visani
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