sabato 22 marzo 2014

Certe notti - 2

       E' bello viaggiare nel buio, in un'autostrada deserta, in certe notti di primavera. C'è tempo per pensare e pure per sorridere, per riflettere sugli errori commessi, le vite che ti hanno bruciato, e farsi prendere da un formidabile desiderio di ricominciare tutto, continuando a costruire, a creare, ad essere se stessi, a cercare nuovi obiettivi e nuovi stimoli.
       L'interno dell'auto è silente, non c'è musica. Per quanto utile, una colonna sonora romperebbe la sacralità di questi momenti, che sono tali in quanto uno li usa per confermare i propri percorsi esistenziali o per disegnarne altri nuovi. Se ne esce contenti, confermati, battaglieri. A volte, dopo essersi scontrati con il massimo dell'aridità interiore altrui, la sorte ti spinge in altre direzioni - dove la vita pulsa continuamente e con intensità assoluta, e dove l'interesse è un termine riferito a tutte le forme espressive, non all'economia o alla carriera... Ne prendi atto con soddisfazione e la strada davanti a te, nella notte nera, si fa improvvisamente più stimolante. Non c'è niente di più eccitante che scoprire che c'è anche chi ti regala terre promesse, e le mantiene...
       Certe notti è bello scoprire che non solo "chi si accontenta gode così così", ma che per di più lo fa pure da onanista. E tu invece NON ti accontenti mai e sei dionisiaco. E vai più che mai verso la vita.

                                                                                 Piero Visani
                 

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