mercoledì 19 marzo 2014

Prese in giro


       In vita mia ho subito un discreto numero di prese in giro, a livello di rapporti sentimentali o presunti tali. Per quanto mi riguarda, le capisco perfettamente, visto che io sono solito fare le cose con molta passione, non sempre ricambiata e/o condivisa. Dunque le ho messe in conto e so che cosa ho perso: volevo vita e ho avuto morte. Succede.
       Mi chiedo però che cosa volessero le mie momentanee interlocutrici da me? Qualche regalino, qualche pranzo o cena? Qualche supporto lavorativo e/o relazionale? Davvero si sarebbero accontentate di così poco? Davvero erano queste frattaglie ciò che speravano di "ricavare" da me?

       Dovrei arrabbiarmi, ma non ci riesco, o meglio riesco solo a prendermela con me stesso: sono un campione del mondo delle valutazioni errate.
       Non ho nulla da rimproverare alle mie momentanee interlocutrici: portavano evidentemente avanti le loro tattiche da cortile. Ma io, ma io perché ho sempre messo mesi o anni per accorgermi di questi modesti espedienti da piccole magliare di quarta serie?
      Alla lunga, tuttavia, la lezione mi è servita e sono diventato straordinariamente sospettoso. D'accordo sbagliare, ma "est modus in rebus"...

                            Piero Visani

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