venerdì 19 giugno 2015

Extraterrestre, portami via!

       Ho scoperto la mia natura di alieno intorno ai 14 anni: avevo esigenze diverse dalla media e tali sono rimaste, nel corso del tempo. Tuttavia, fino intorno ai 45 anni, sono stato io a cercare di andare incontro al mondo, ingollando non pochi bocconi amari.
       A metà degli anni Novanta, per contro, ormai preso atto della mia estraneità totale a tutto e a tutti, mi sono predisposto progressivamente delle attività, anche di lavoro, che mi potessero consentire di fare secessione dal mondo stesso. Politica e metapolitica mi sono continuate a interessare, ma come fatto individuale, nulla più.
       Anche il mio tardivo approdo su un social network come Facebook non ha fatto altro che confermarmi nelle mie scelte: interessanti conoscenze di carattere personale, ma, quando dal privato si è passati al pubblico, i soliti problemi di sempre.
       La constatazione più dolorosa, per me, è stata quella di vedere che - à la Benedetto Croce - davvero gli italiani non possono non dirsi cristiani, al punto che ci sono pure i "nietzscheani cristiani" (la cosa è alquanto amena, ma innegabile...), i post-marxisti cristiani (e quello, per chi nutra le mie convinzioni, è assai meno sorprendente), per non parlare del fatto che anche soggetti più o meno insospettabili ti sbattono in faccia frasi del tipo "l'alto magistero morale della Chiesa" (nutrono infatti un forte senso dello humour...) ed elogi più o meno sperticati di un prodotto comunicativo neppure troppo raffinato come l'iper-celebrato papa Francesco.
       Ci sono, ovviamente, talune lodevoli eccezioni, ma sono ridotte al livello di lunatic fringes, perché le correnti dominanti sono altre.
         Con assoluto realismo, visto che le mie esigenze ideologiche ed etiche sono lontanissime da questo scontato retroterra, ne ho preso atto e cerco di limitarmi al classico "P.V., phone home!". Che altro potrei fare? Combattere battaglie è già difficile, combatterle per cause che non sono tue, o per conto terzi, è avvilente. Non vorrei essere costretto - come Winston Churchill nelle fasi terminali della sua vicenda umana e politica - a riconoscere di "aver ucciso il porco sbagliato". Credo che mi interesserò sempre più di alieni, cioè dei miei simili, e cercherò il loro soccorso. Che altro mi resta?

                                Piero Visani



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