Esattamente tre anni fa, nasceva questo blog. Non starò a ripetere le motivazioni della sua genesi e il suo successivo sviluppo, ma oggi, dopo 2.120 post e circa 65.500 visualizzazioni, posso dirmi assolutamente soddisfatto della sua evoluzione.
E' un blog di varia (dis)umanità e mi ha consentito di mettere insieme materiale per pubblicare almeno quattro libri, di cui uno sulla storia della guerra e varie altre questioni militari (la passione profonda della mia vita); uno di racconti più o meno autobiografici; uno di politica e ideologia; e uno infine dedicato a gusti e disgusti personali.
Li pubblicherò? Non so. With a little help from my friends di quest'Italia orribile, passo le mie giornate a cercare di tenere in piedi un'attività autonoma che loro vorrebbero vedere chiusa al più presto. Non ho guadagni. Mi limito a trasferire denaro da qualche cliente residuo al Moloch statale e ai suoi succedanei a livello locale. Non mi resta in mano praticamente nulla. Da suddito di uno Stato bastardo, ho l'unico compito di alimentarne classe politica, burocrazia e clientele. Non avrò pensioni e dunque dovrò lavorare usque ad mortem, scelta che ho fatto consapevolmente, molti anni fa, perché ritengo che la disperazione renda dannatamente lucidi e anche molto coraggiosi...
Non ho altro da dire. Sono molto soddisfatto del blog. Sapevo di essere molto bravo a scrivere e il consenso raccolto dal blog stesso non ha fatto che confermarmelo. Ma non cercavo il successo. A tutt'oggi, cerco solo la fuga. Sono profondamente disgustato dal genere "umano" e tale resto. Vedo solo "buoni" autodenominatisi tali che cercano di uccidermi e di togliere ogni minima stilla di gioia alla mia vita, e mi chiedo che cosa mai potrebbe succedermi se questi "buoni" fossero cattivi... Tuttavia, il blog ha l'incommensurabile merito di avermi fatto conoscere alcune persone di valore, in vari campi, con cui ho sviluppato empatie profonde. Basterebbe questo a giustificarne l'esistenza, per decenni.
Quanto al blog, qualunque cosa mi riservi il futuro (e non sono né ottimista né pessimista, solo lucido), al momento buono gli riserverò un'invocazione à la Paolo Conte: "Vieni, vieni via con me"...
Piero Visani