mercoledì 2 dicembre 2015

La madre di tutti i problemi


       A volte ricevo messaggi privati di amici e anche di persone poco conosciute che mi chiedono "perché non facciamo questo, perché non partecipi a quello, etc., etc.?".
       Ringrazio, ma non posso farlo per un motivo molto preciso: sono del tutto estraneo a famiglie ideologiche dove si solleciti a proprio fondamento il giudeocristianesimo. 
       Rispetto profondamente chi lo fa, ma io non c'entro nulla, nulla di nulla. Non mi metto quindi in intraprese in cui uno spinge in una direzione e altri in un'altra.
       Non c'entro alcunché con quella tradizione. L'ho avvertita come ostile fin dai quattro anni di età, in una fase assolutamente pre-culturale, e tale mi è sempre rimasta, anche quando poi mi sono affacciato a filosofie e ideologie.
       E' una discriminante enorme e fondamentale, ma che investe tutta la mia persona: io, con il cristianesimo e le sue tradizioni, nulla c'entro e nulla voglio c'entrare. Partecipai con entusiasmo alla genesi della Nuova Destra italiana perché, nella mia ingenuità, me l'ero immaginata ideologicamente affine alle Nouvelle Droite francese. Ho poi scoperto che non era così e me ne sono distaccato. Non farò più parte di nulla che abbia il cristianesimo come base.
       Se la cosa - come so bene da me - mi vota al più assoluto isolamento, non mi preoccupa minimamente: preferisco la solitudine alla commedia degli equivoci.
       Non ho mai avuto niente a che vedere con quel tipo di ideologia e nulla voglio avere a che farne, con il massimo rispetto per chi la nutre. Per me, è l'antitesi di tutto ciò che credo ed amo, e non per nulla sono un accanito lettore di Nietzsche fin dalla prima adolescenza. Ma il cristianesimo mi è del tutto estraneo: non mi sono sposato in chiesa, non ho battezzato o dato un'educazione religiosa a mio figlio, di norma neppure entro volentieri nelle chiese. Non ci sono entrato neppure per i funerali di mio padre. Non mi riguarda e non mi appartiene. E mi disturba pure parecchio, con il suo universo di valori antitetici ai miei.
       Me ne sto per i fatti miei e - come chi mi conosce sa bene - non amo le mediazioni e per me Parigi non vale neanche un centesimo di una messa. Credo che l'Europa abbia radici molto diverse, in varie forme di paganitas e nel pensiero greco. Mi preoccupo di coltivare quelle e rispetto il pensiero e le tradizioni di tutti, ma su certe cose non transigo e non medio. Non ho un patrimonio culturale comune. Posso benissimo "non dirmi cristiano" e, se Benedetto Croce non è d'accordo, sono certo che se ne farà una ragione.
       Queste righe non mi porteranno simpatie, ma io non cerco simpatie né apparentamenti che non mi riguardano. Seguo una mia strada, magari sbagliatissima, ma totalmente mia. Non cerco potere, cerco identità.

                    Piero Visani