Sconfitto disastrosamente e fatto prigioniero dagli spagnoli nella battaglia di Pavia (1525), Francesco I di Valois, re di Francia, scrisse alla madre, a commento di ciò che era avvenuto: "Tutto è perduto, fuorché l'onore e la vita che è salva".
Si tratta di un fantastico stimolo a cercare di ripetere eventi analoghi con qualche leggera differenziazione rispetto al passato: il "tutto è perduto", ad esempio, è già avvenuto. La questione dell'onore è già stata ampiamente risolta da quelli che hanno procurato il disastro, visto che non ne hanno mai avuto alcuno, per cui è per loro impossibile perderlo. Quanto alla "vita che è salva", ecco, quello è un optional su cui mi piacerebbe decidere in piena autonomia, da "mite giacobino".
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