lunedì 14 dicembre 2015

Così in alto, così in basso...


       Nella costruzione del suo "sistema di distruzione degli europei", l'UE non ha ovviamente operato sul nulla. Nel momento in cui ha distrutto le esistenze di classi intere, si è preoccupata di costruirsi anche solidarietà, ovviamente interessate.
       La situazione che si è evidenziata plasticamente ieri in Francia, esiste anche in Italia, perché credo nessuno voterebbe a cuor leggero il PD (e tanto meno il Centrodestra) se non avesse solidi motivi per farlo. Una parte consistente della popolazione italiana vive di elargizioni pubbliche, difficile pensare che vi rinunci a cuor leggero.
       Quello che emerge con sempre maggiore chiarezza è l'esistenza di un formidabile scontro sociale, dove i "beati possidentes" si oppongono - per naturale divergenza di interessi - agli "underdog", visto che i primi hanno tutto da guadagnare dal sistema esistente, mentre i secondi hanno già perso tutto, o quasi.
      Guardare alla situazione come a un formidabile scontro sociale lascia emergere alcune considerazioni:
1) in Francia, nessuno voterebbe per Hollande o tanto meno per Sarkozy, se non ne traesse benefici immediati. I loro governi sono stati talmente deficitari da non consentire alcun tipo di ipotesi altra;
2) prendersela esclusivamente con gli immigrati è un grave errore prospettico;
3) le linee di conflitto sono assolutamente nuove e riguardano l'alto e il basso della società. E' appena iniziato uno scontro sociale di dimensioni epocali. Capire la natura del conflitto in cui si è immersi è il metodo migliore per combatterlo con le giuste armi. La fiscalità di rapina di cui sono oggetto certi ceti e le omissioni di cui sono invece protagonisti altri dimostra che questa guerra sociale è appena agli inizi. Sarà lunga e dura, ma più economico-sociale che meramente politica.

                         Piero Visani