Oggi è stata una giornata molto importante per la mia società. Da fine agosto ad oggi, tutto il nostro lavoro è stato inteso non solo a superare la crisi interna che ci aveva colpiti, ma a riprendere la marcia, a trovare nuove sinergie, ad interfacciarci con chi condividesse la nostra visione del mondo. Ci siamo molto impegnati, abbiamo avuto molte soddisfazioni e anche qualche piccola delusione, ma oggi abbiamo probabilmente trovato una persona giusta, poiché un uomo che sa scrivere "Nulla di grande è mai stato creato senza entusiasmo ("en theos"), come diceva un poeta/filosofo/saggista; spero di contagiare/ispirare ed essere contagiato /ispirato, irradiare energia e riceverne per vincere le sfide che il mercato ci porrà nel 2013", non è una persona banale, ha un cuore, è palesemente mosso da passione, da quella passione vitalistica che io cerco, con la mia personale lanterna di Diogene, in tutte le persone con cui ho la ventura di accompagnarmi.
Abbiamo pagato caro, nel corso del 2012, il prezzo di una visione puramente mercantile, miope, mossa dalla sola brama di denaro, da valori totalmente antitetici ai nostri, dal rifiuto dell'amicizia in favore del puro e semplice interesse. Ci ha danneggiato, ha rallentato la nostra crescita, ma non più di tanto, perché abbiamo saputo reagire con straordinario vigore alla negazione dei nostri principi ispiratori.
Ora - lieti di farlo, perché detestiamo le politiche di chiusura e non ci sentiamo (a differenza di altri, che lo negano a parole, ma lo affermano nei fatti...) in alcun modo membri di un Herrenvolk - siamo pronti a riprendere la marcia, più determinati che mai. Abbiamo avuto un serio incidente di percorso, ma ormai, in tutti i sensi, esso è alle nostre spalle. Ci sentiamo forti, ottimisti e ovviamente aperti a sempre nuovi apporti, perché altri, sul versante internazionale, oltre che su quello interno, già si profilano. La nostra comunità cresce, si amplia e ribadisce giorno dopo giorno la sua incondizionata adesione a un insieme di valori fondanti che blocchino sul nascere ogni possibile deriva societaria. Siamo amici e membri di una comunità condivisa. Non siamo soci, nell'accezione comunemente attribuita al termine, e non vogliamo esserlo. Non è quella la nostra strada. Certo, siamo on the road again, ma strada e percorso sono diversi.
Ci rincresce molto per chi, a suo tempo, non l'ha capito. Non nutriamo rancori, anche perché non è successo altro che il manifestarsi di una Weltanschauung radicalmente antitetica alla nostra. Noi non abbiamo fatto altro che seguire la nostra via, quando la divaricazione si è appalesata, né avremmo potuto comportarci diversamente. La passione continua e continuerà a dirigere le nostre azioni. Per noi, è una scelta di vita.
Piero Visani
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