giovedì 20 dicembre 2012

Philosophie de la benne à déchets

      Ho conosciuto le bellezze del volo parabolico.
      Ascese rapidissime, verso altezze inarrivabili.
      Volo geostazionario, quando sembra che tutto ti sorrida.
       Poi, senza neppur aver avuto il piacere di "vedere la mia fine sul tuo viso", inizia la fase di caduta, dapprima lenta, poi sempre più rapida.
       Siccome sono "fortunato", sono stato spinto verso il basso da amanti del "politicamente corretto", per cui non sono stato ucciso, ma mi sono state "generosamente" offerte varie opzioni: utile idiota, servo sciocco, socio pagante, call (old) boy, di quelli che vengono chiamati quando ci sono tristezze o solitudini da sanare.
       Di indole ribelle, ho preferito essere destinato in un cassonetto, dove, in mezzo a varie lordure, ho potuto sviluppare una mia filosofia, valutare la generosità umana, apprezzare l'infinità "bontà" dei "buoni"...
       Ora, visto che domani è il solstizio d'inverno, penso che questo mio "viaggio al termine della notte", che questa mia "vita a credito" siano durati abbastanza.
      E' ora di ricominciare a marciare verso il sole, Cara al sol (mai dimenticare di fare qualche riferimento al proprio album di famiglia...).
       Dunque si conclude la mia fase "avvelenata". E si conclude con le parole stesse del capolavoro gucciniano:

Ma s' io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, forse farei lo stesso,
mi piace far canzoni e bere vino, mi piace far casino, poi sono nato fesso,
e quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare:
ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare e a culo tutto il resto!

       Credo che sia il migliore epitaffio possibile per una vicenda di m... (con la "m" rigorosamente minuscola, a scanso di equivoci).

                                Piero Visani

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